Sondaggi politici, gli americani stanno ritornando diffidenti sulla Cina
Sondaggi politici, gli americani stanno ritornando diffidenti sulla Cina
Gli americani si fidano sempre meno della Cina. Dopo un miglioramento nel 2017 l’attitudine verso i cinesi torna negativa. Non siamo sui livelli record del 2014, ma comunque vi è un netto calo della percentuale dei favorevoli, che scende dal 44% al 38%.
Rimangono il 47% invece gli sfavorevoli. Nel 2014 e 2016 erano addirittura il 55%, ma tra il 2009 e il 2011 secondo Pew Research erano invece diventati meno di coloro che avevano un’opinione positiva del colosso asiatico.
Tempo lontani, oggi è di nuovo tempo di diffidenza. Gli scontri commerciali sui dazi e l’atteggiamento duro di Trump sulla Cina hanno certamente il loro ruolo.
Quel che è certo è che c’è una grande differenza generazionale nell’atteggiamento degli americani. Tra chi ha meno di 30 anni i favorevoli superano gli sfavorevoli 49% a 36%.
Man mano che l’età sale si diventa più scettici. Con gli ultra-50enni si arriva al 53% di diffidenti.
Sondaggi politici, i repubblicani hanno più paura della potenza cinese
Le differenze naturalmente corrono anche attraverso le divisioni politiche. Come è facile immaginare sono i repubblicani i più timorosi. Soprattutto della potenza economica cinese.
Per esempio l’aspetto più temuto è la presenza una grande parte del debito americano in mano cinese. Spaventa il 66% dei repubblicani e il 58% dei democratici.
Il 57% dei repubblicani, contro il 48% dei democratici, è poi preoccupato della perdita di posti di lavoro verso la Cina.
I democratici invece sono allarmati dal mancato rispetto per l’ambiente dei cinesi e dall’impatto di ciò sul mondo l’11% in più rispetto ai repubblicani.
La preoccupazione per il mancato rispetto de diritti umani in Cina è piuttosto condivisa tra democratici e repubblicani.
Le questioni invece di politica estera locale, le dispute con i vicini o le tensioni con Taiwan non destano particolare allarme in generale tra gli americani.
Metodologia, CATI, CAMI su 1500 soggetti