Rimborso chilometrico Aci 2018: calcolo e tabelle. Quanto spetta
Il rimborso chilometrico Aci è uno strumento molto utilizzato dalle aziende che devono, appunto, rimborsare un lavoratore che usa la propria auto. Infatti, matura quando il dipendente va in trasferta; sia in territorio comunale che extra-comunale. A quali condizioni è possibile ottenere il rimborso chilometrico? Innanzitutto, è necessaria un’apposita documentazione; consiste in un’autorizzazione scritta dell’azienda a effettuare una trasferta. Dovrà indicare, oltre al motivo che giustifica, anche il tragitto e il compenso per chilometro percorso. Quindi, il rimborso sarà inserito ogni mese in busta paga; attraverso ricevute e fatture.
Rimborso chilometrico Aci 2018: calcolo e tabelle. Quanto spetta
L’Aci aggiorna ogni anno delle tabelle con i costi chilometrici standard; in esse è precisato quando dovuto per ogni tipo di veicolo, almeno per quelli che circolano in Italia. Nel caso in cui il modello utilizzato non sia presente nelle tabelle, andrà preso come esempio quello più somigliante al proprio. Inoltre, sempre l’Aci, mette a disposizione un sistema molto semplice per calcolare il rimborso chilometrico. Per effettuare l’operazione necessario inserire i propri dati personali e poi quelli relativi al mezzo e al tragitto; in pratica, luogo di partenza e di arrivo. Infine, andrà compilato il campo relativo al costo per ogni chilometro percorso. Il risultato del calcolo è comprensivo di Iva tranne che per i furgoni; per questo tipo di veicoli il costo chilometrico al netto dell’Iva.
Ora, più sono i chilometri percorsi in un anno comporterà minore sarà il costo chilometrico per il rimborso. Ciò perché le spese di manutenzione possono essere dilazionate su una maggiore percorrenza. Aci calcola anche i costi relativi al carburante; tuttavia, vista la differenza di costo tra le diverse tipologie, l’Aci ha scelto di effettuare il calcolo in base ai dati aggiornati ogni mese dal Ministero dello Sviluppo Economico.