Bonus 500 euro docenti 2019: carta docente rinnovata, i requisiti
Bonus 500 euro docenti 2019: carta docente rinnovata, requisiti e beneficiari
Mentre in tutta Italia manca poco all’avvio dell’anno scolastico docenti ed educatori si pongono interrogativi circa il bonus del valore di 500 euro per l’aggiornamento professionale. Intanto il Miur ha confermato l’erogazione del bonus sia per i docenti di ruolo, anche neoassunti e sia per docenti con contratto part time. Infine anche gli educatori, cioè il personale educativo, avranno accesso allo stesso beneficio grazie al riconoscimento ottenuto in via giudiziaria.
Bonus 500 euro, aggiornamento portale dal 1 settembre
Come accedere al bonus? I docenti dovranno consultare il sito cartadeldocente.istruzione.it. Lo stesso non sarà attivo dal 1 settembre, in quanto la piattaforma dovrà essere aggiornata per il cambio dell’anno scolastico. Per effettuare acquisti con la carta docenti sarà necessario attendere il ripristino del portale. E che lo stesso torni consultabile con le piene funzionalità.
Bonus 500 euro, info su erogazione e tempi
Pur non essendoci comunicazioni ufficiali e certezze circa i tempi di erogazione del bonus docenti 2018/2019 molti pensano che tutto sarà pronto entro settembre. I portafogli dei docenti già registrati verranno momentaneamente disattivati per poi essere riattivati. L’attivazione della carta del docente avverrà tramite utenza Spid personalizzato costituito da credenziali utilizzabile da computer, tablet e smartphone.
Come devono comportarsi i nuovi prof? Per poter accedere al proprio bonus professionale dovranno collegarsi al sito cartadeldocente.istruzione.it ed effettuare la registrazione.
Bonus 500 euro, cosa è possibile acquistare
Il valore dei 500 euro è spendibile per una serie di prodotti. Per esempio: libri e riviste. Ma non solo. Perché alla voce aggiornamento professionale è possibile accostare iniziative come eventi culturali, teatro e cinema, ingressi nei musei, oltre che per iscrizioni a corsi di laurea e master universitari, a corsi per attività di aggiornamento, che siano svolti da enti qualificati o accreditati dal Miur.
Infine un altro tema di cui si continua a discutere in attesa di definitivi chiarimenti dal Miur riguarda la scadenza del bonus. Perché se da una parte è vero che la validità dovrebbe essere di tre anni c’è anche da considerare l’intenzione filtrata dal Ministero di non annullare le somme residue lasciandole nella disponibilità dello stesso personale docente.
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