Roberta Ragusa è viva e si trova lontano secondo marito e figli
Roberta Ragusa è viva e si trova lontano secondo marito e figli
Quanto è emerso dalla dichiarazione di Antonio Logli, consorte di Roberta Ragusa, scomparsa ormai sei anni fa, lascia spazio alla speranza o è solo un disperato appello nel tentativo di scagionarsi, proclamando a gran voce la propria innocenza? Sarà, a ogni modo, indispensabile ripercorrere l’intervista rilasciata alla trasmissione Quarto Grado, la prima dopo la sentenza che lo vedeva condannato a vent’anni di carcere, in quanto ritenuto responsabile della morte di Roberta Ragusa.
Le indagini sulla scomparsa di Roberta e le piste seguite
Dopo la sparizione di Roberta Ragusa, avvenuta nella notte tra il 12 e il 13 gennaio del 2012, i rastrellamenti per ritrovarla sono stati continui e persistenti… poi si è passato a cercarne il corpo. La speculazione sulla sparizione ha visto coinvolti un nugolo decisamente composito di personaggi: dalla sensitiva Rosemary, alias Maria Rosa Laboragine, ai messaggi anonimi indirizzati alla trasmissione di Rai3 Chi l’ha visto, alle rivelazioni del giornalista del Corriere della Sera Fabrizio Peronaci. Solo un comune denominatore: di Roberta non resterebbe che il corpo. Così, Rosemary ha indicato la zona dei Monti Pisani, segnatamente il Buco delle Fate, per altro già oggetto di perlustrazione nel 2012.
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Anche per la cugina di Roberta, il colpevole è Antonio Logli
Le segnalazioni di Chi l’ha visto hanno invece indirizzato le ricerche al cimitero di Pisa, soccorrendo quindi alle ipotesi di Marica Napolitano, cugina di Roberta, secondo cui Roberta sarebbe stata uccisa e poi nascosta in una tomba. Si era indagato anche sulla disfunzione del forno crematorio del cimitero, balzata immediatamente all’attenzione dopo la sparizione di Roberta Ragusa, ma anche in quel caso, come del resto nei precedenti, la pista è stata smentita: già dal 2011, aveva spiegato il custode del cimitero nel 2014 a un’inviata di Chi l’ha visto, il forno era fuori uso. Le dichiarazioni di Peronaci erano protese invece all’ipotesi di distruzione del cadavere, probabilmente dapprima avvolto entro un telo di polietilene e poi cosparso di soda caustica.
Antonio Logli: Roberta è viva
In ogni caso, decisiva ai fini delle indagini è stata la testimonianza del giostraio Loris Gozi, che avrebbe inchiodato il consorte di Roberta Ragusa. Anche Marica Napolitano puntava l’indice contro Logli, che, diceva, non avrebbe mai rivelato dove aveva nascosto il corpo, e invocava così le autorità a non fermare le ricerche. I riflettori si riaccendono dopo l’intervista rilasciata a giugno ai microfoni di Quarto Grado da Antonio Logli. Questi, accusato dalla Procura di aver ucciso la moglie e di essersi disfatto del corpo, è stato pronto a giurare sui figli la propria innocenza. Tutt’al più, ha aggiunto, è colpevole di tradimento, ma mai di aver fatto del male a qualcuno. In sua difesa, il legale è rimasto sulla stessa linea: in assenza di prove stringenti della morte di Roberta, nulla prova che non possa esser viva (e trovarsi in qualche lontana località, come ha suggerito l’assistito).