Ponte Renzo Piano Genova: progetto e planimetria, ecco come sarà
Renzo Piano, colpito nel profondo dalla tragedia del 14 agosto che ha interessato il cuore della città che gli ha dato i natali nel 1937, Genova, non poteva che essere il candidato migliore per il progetto che darà nuova vita al Ponte crollato. La nuova costruzione sarà un connubio di sicurezza, perché tragedie come quella recentemente avvenuta non debbano mai ripetersi, e di omaggio alle vittime. Vediamo quali intuizioni hanno guidato la mano del geniale e pluripremiato architetto.
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Il nuovo ponte sarà un omaggio alle vittime
In ricordo del totale di quel bilancio che sembrava non accennare mai a una fine, quelle 43 vite stroncate saranno ricordate nel nuovo progetto da 43 altissimi lampioni, disposti a formare una vela che ogni notte saranno accesi per perpetuare la memoria di chi non ce l’ha fatta. A sostegno dell’imponente opera, una teoria di piloni, la cui sezione sarà ispirata a quella della prua di una nave. Un memoriale e, al contempo, una rinascita, quando mai necessaria, di uno snodo fondamentale per la vita della città. Sono avviate le trattative tra Fincantieri e Autostrade, sulla base del progetto che ha consegnato l’archistar.
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In programma anche la riqualificazione dell’area
Come ha dichiarato Piano, Senatore a vita dal 30 agosto 2013, l’area dove è avvenuta la tragedia, la Val Polcevera è un distretto periferico, ma a cui è necessario accordare particolari cure, in forza di una città, com’è Genova, che non potendo estendersi Nè verso il mare, né verso la montagna e le zone in rilievo, deve concentrarsi su queste zone, dotate, dice Piano, di”grande valore urbanistico”. Ha infatti dichiarato: “Spero di essere utile, lo faccio con molta convinzione. Bisogna che la città ritrovi orgoglio e riscatto, bisogna ricostruire questo ponte e ripensare l’intera area della val Polcevera. Il ponte lo costruiscono gli ingegneri, ma sono lieto di poter essere utile al progetto perché dietro al ponte c’è l’orgoglio e la bellezza della città“.
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