Sulla mia pelle: trama, cast e recensione del film su Stefano Cucchi
Film nelle sale e su Netflix
Sette minuti di applausi per il film d’apertura della Sezione Orizzonti della 75esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia: Sulla mia pelle, diretto da Alessio Cremonini e distribuito dalla Lucky Red, si propone di raccontare gli ultimi sette, fatidici giorni della vita del 31enne romano Stefano Cucchi. Uno dei casi più agghiaccianti e una delle pagine più oscure della cronaca italiana trova espressione in una pellicola apprezzata aver saputo conciliare le esigenze di realismo senza le classiche pretese de film-inchiesta.
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Sulla mia pelle: il punto di vistadi Stefano Cucchi
La trama sarà imperniata proprio vivendo la storia dalla prospettiva di Stefano e della sua famiglia. E’ stata un’impresa dura ed insidiosa, ma questa narrazione, dal giorno dell’arresto fino alla morte, avvenuta il 22 ottobre 2009; di cui è stata teatro la cella d’ospedale del carcere Regina Coeli. La pellicola verrà distribuita su Netflix e nei cinema a partire dal 12 settembre, con un lancio contemporaneo che la renderà disponibile in oltre 190 paesi. Nel cast un apprezzatissimo Alessandro Borghi (reduce da Il primo re, ma lo abbiamo visto anche nella serie Suburra e in Non essere cattivo) che vestità i panni di Stefan. Max Tortora interpreterà il geometra Giovanni Cucchi, padre di Stefano e Ilaria – interpretata invece da Jasmine Trinca). A Rita Calore è stata assegnata invece la parte della madre, Milvia Marigliano.
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Qualche opinione sul film ‘Sulla mia pelle’
Tra rumors e prime recensioni, c’è una generale compattezza nell’apprezzare questo resoconto, essenziale e mai sopra le righe. Non rinunciano al proposito di denuncia, a suscitare indignazione, ma senza forzature nel ricreare pathos. Massimo rispetto e aderenza alla realtà anche nei dialoghi: le battute e i fatti sono estrapolati da atti processuali. Si glissa sapientemente sulla scena del pestaggio. Cucchi entrerà ancora indenne da quella stanza, ma ne uscirà col volto tumefatto, ma la telecamera non varca l’ingresso. Una dele maggiori fatiche è stata l’aderenza al personaggio, che ha richiesto a Borghi una notevole perdita ponderale; ben 18 chili persi mangiando, praticamente, solo lenticchie rosse decorticate, come ha dichiarato l’attore.
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