Congedo parentale 2018 e disoccupazione Naspi, chi può fare domanda

Congedo parentale 2018 e disoccupazione Naspi chi può fare domanda

Congedo parentale 2018 e disoccupazione Naspi, chi può fare domanda

Domanda Naspi e congedo parentale, chi può averli


In quali casi il lavoratore o la lavoratrice ha diritto il congedo parentale e la disoccupazione? Vediamo chi può fare domanda, ma soprattutto cerchiamo prima di capire di cosa si tratta. Il congedo parentale è un periodo di astensione dal lavoro facoltativo di cui i genitori, madre lavoratrice e padre lavoratore, possono fare richiesta. Nel secondo caso, ovvero disoccupazione Naspi, ci si riferisce ad una indennità di disoccupazione.

Congedo parentale 2018, chi può fare domanda

Possono avere accesso al congedo parentale i lavoratori e le lavoratrici dipendenti (anche ex IPSEMA), mentre sono sono esclusi genitori disoccupati o sospesi dal lavoro, lavoratori a domicilio e lavoratori domestici. Il congedo parentale permette i genitori di avere più tempo da dedicare ai figli durante i primi anni di vita. La durata del congedo parentale è pari ad un massimo di 10 mesi, tra madre e padre. I genitori adottivi o affidatari hanno gli stessi diritti dei genitori naturali.

Congedo parentale 2018, le altre condizioni

Il congedo parentale può essere continuativo o anche frazionato in ore. E la durata dipende dal contratto collettivo di riferimento. Ai genitori lavoratori che usufruiscono del congedo parentale spetta un’indennità corrispondente al 30% della retribuzione media giornaliera. La retribuzione a cui fare riferimento è quella del mese precedente l’inizio del periodo di congedo. Questo vale solo per i primi 6 anni di età del bambino e per un massimo di 6 mesi.

Congedo parentale 2018, a chi spetta la disoccupazione Naspi

E chi può avere accesso alla disoccupazione Naspi? Spetta ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che hanno perduto involontariamente l’occupazione, ovvero:

Non possono accedere alla prestazione di disoccupazione Naspi:

Congedo parentale 2018 e disoccupazione Naspi, il caso dimissioni

Infine anche chi ha presentato dimissioni per giustificato motivo ha diritto dell’indennità di disoccupazione. Ma le dimissioni devono rientrare nella cosiddetta ‘giusta causa’. Vediamo solo a titolo di esempio quali possono essere alcune delle motivazioni:

Quanto dura la Naspi? La durata della disoccupazione varia in base ai contributi versati dal lavoratore. Viene corrisposta per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni, fino ad un massimo di 24 mesi.

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