Champions League, i gironi delle italiane. Roma e Inter, l’analisi (2a parte)

Pubblicato il 1 Settembre 2018 alle 18:37 Autore: Lorenzo Annis
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Champions League, i gironi delle italiane. Roma e Inter, l’analisi (2a parte)

Giovedì son stati sorteggiati i gironi riguardanti la Champions League 2018/2019.

Le quattro italiane sono state molto sfortunate, soprattutto Napoli ed Inter, inserite in gironi di ferro.

Non facile nemmeno il gruppo della Juventus, mentre la Roma – tra le quattro – è quella che ha avuto il sorteggio più soft.

Dopo quelli di Juventus e Napoli, andiamo ad analizzare i gironi di Roma e Inter.

Champions League, il girone della Roma

Come anticipato, la Roma tra le italiane è quella che ha avuto il sorteggio più facile. O meglio meno difficile.

I giallorossi sono capitati nel gruppo G assieme a Real Madrid, CSKA Mosca e Viktoria Plzen.

Il Real Madrid è stato il mattatore assoluto delle ultime edizioni di Champions, vincendo le ultime tre e quella del 2014.

Le merengues in estate son state rivoluzionate, complici gli importantissimi addii di Zinedine Zidane e Cristiano Ronaldo.

In panchina si è seduto l’ex CT della Spagna Julen Lopetegui, che ha assistito ad un marasma generale conclusosi fortunatamente con la conferma di tutti gli altri big.

Situazione che però è stata contornata da un mercato non esaltante.

Il livello generale della squadra sembra dunque leggermente più basso rispetto alle ultime stagioni, ma la voglia di Champions del Real permane intatta.

E’ ancora bene da definire la tipologia di gioco della squadra, ma è certo che, tra tutte le 32 squadre, resta quella da battere.

Nel girone il Real Madrid è la favoritissima, ma la Roma ha già dimostrato di saper stupire.

Il CSKA Mosca è ormai un habitué della Champions, ma ai russi manca quel salto di qualità che gli permetterebbe di competere anche nella fase finale, dagli ottavi in poi.

Resta comunque una formazione ostica e la trasferta moscovita sempre e comunque complicata, anche dal punto di vista meteorologico.

In panchina è seduto giovane il tecnico bielorusso Viktor Goncharenko, che quest’anno dovrà rinunciare agli espertissimi Sergej Ignasevich e ai gemelli Alexej e Vasili Berezutski, ritiratisi tutti e tre da pochi mesi.

Il Viktoria Plzen è lo sparring partner del girone.

I cechi proveranno quantomeno a qualificarsi per l’Europa League, guidati dall’esperto tecnico Pavel Vrba, il quale avrà a disposizione una squadra composta per la stragrande maggioranza da giocatori cechi.

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Champions League, il girone dell’Inter

L’Inter torna in Champions dopo ben sei anni e lo fa in un girone di ferro che vedrà i nerazzurri opposti a Barcellona, Tottenham e PSV nel gruppo B.

Partendo dalla quarta fascia era plausibile un sorteggio difficile, anche se così la strada è davvero parecchio in salita.

Il Barcellona è nettamente favorito alla vittoria del girone.

I blaugrana devono riscattare l’ultima opaca Champions che li ha visti eliminati ai quarti dalla rimonta epica della Roma.

Ernesto Valverde vuole portare in fondo i suoi e presentarsi a Madrid il prossimo 1° giugno per la finale della competizione.

Orfani di Iniesta, i catalani non ne fanno un grosso problema e in questa edizione potranno contare su un Coutinho in più, oltre al neo acquisto Vidal.

Il Tottenham è stata la prima e finora unica squadra nella storia della Premier League a non effettuare in una sessione di mercato né un acquisto, né una cessione.

Poco male, considerando il tasso tecnico della rosa a disposizione di Mauricio Pochettino.

Gli ottavi sono l’obiettivo minimo per gli Spurs, consapevoli di dover combattere con le unghie e con i denti per tutte le sei partite del girone.

Harry Kane e compagni vogliono continuare a stupire anche fuori dai confini inglesi ed il conoscersi già bene potrebbe essere di grosso aiuto.

Il PSV non è affatto la vittima sacrificale del girone.

Da Eindhoven hanno già fatto sapere (giustamente) di volersela giocare alla pari con le altre tre formazioni.

Mark Van Bommel ha il compito arduo di provare a portare i biancorossi alla fase finale di Champions, obiettivo raggiunto già diverse volte negli ultimi anni.

Il PSV è infatti in grado di dar fastidio a chiunque, big comprese e per questo motivo il girone sarà per tutte e quattro le compagini più tosto di quanto già non lo sia sulla carta.

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L'autore: Lorenzo Annis

Nato il 1° luglio del 1996, è nel Termometro Politico dal 2017. Scrive prevalentemente di sport dividendosi tra pallone e pedali, le sue più grandi passioni sportive.
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