Vuelta 2018: bis da favola di Viviani!
Quest’anno Elia Viviani in volata non si batte: il veronese della Quick-Step Floors alla Vuelta fa il bis a Fermoselle e raggiunge quota 17 vittorie (tra cui anche 4 tappe al Giro d’Italia) nel 2018, nessuno come lui quest’anno. Ancora una volta battuto il tre volte campione del mondo Peter Sagan, secondo al traguardo.
Vuelta 2018: i segreti di Viviani
Quest’anno davvero il veronese sembra inesauribile: neanche i migliori sprinter del mondo riescono a placare la sua fame di vittorie. Ma quali sono i segreti dell’esplosione così fragorosa del campione olimpico di Rio 2016?
Primo fra tutti il cambio di team avvenuto quest’anno: fino all’anno scorso il “profeta” correva nel Team Sky, squadra fortissima ma che concentra tutte le proprie energie nella conquista delle grandi corse a tappe. Perciò Viviani, velocista e cacciatore di tappe, non è mai stato al centro del progetto del team di Dave Brailsford. Ma nonostante ciò Viviani le proprie doti le aveva fatte vedere a tutti. Così la Quick Step, la cui “filosofia” di corsa è invece quella di cercare di vincere tappe singole e corse di un giorno, ha voluto puntare su di lui, e Elia non li ha delusi!
Mondiali ciclismo 2018: calendario, gare e orari diretta TV
Vuelta 2018: i meccanismi perfetti della Quick-Step Floors
Certo Viviani è quello che beneficia del lavoro della sua squadra e giustamente si prende i riflettori, ma va detto che il suo team fa un lavoro eccezionale per metterlo nella condizione di vincere le volate. Michael Morkov, Zdenek Stybar e l’esperto Fabio Sabatini sono tra gli artefici più importanti delle vittorie del Veneto. Il treno della sua squadra lo lancia nelle ultime centinaia di metri a velocità altissime verso la vittoria. Un lavoro perfetto che permette ai velocisti del team belga di vincere decine di corse. Non a caso la squadra di Viviani è quella che ha vinto di più nel 2018, con più di 50 successi.
Vuelta 2018: gli obiettivi futuri del profeta
In una recente intervista, il Veronese ha affermato di voler rimanere al top per altri 3-4 anni. Probabilmente l’anno prossimo andrà al Tour de France, unico grande Giro dove non ha ancora vinto tappe. Anche una corsa come la Milano-Sanremo, la classica più ambita dai velocisti, è alla sua portata. Se poi uno dei prossimi Mondiali o prove olimpiche in linea sarà per ruote veloci, Viviani si farà senza dubbio trovare pronto.