Sentenza Lega Salvini: data verdetto Genova e nuovo partito – LIVE
Sentenza Lega Salvini: data verdetto Genova e nuovo partito – LIVE
La data da segnare sul calendario per la Lega è mercoledì 5 settembre. Una data per certi versi storica per il partito che continua a crescere nei sondaggi. Infatti il partito fondato da Umberto Bossi e oggi capitanato da Matteo Salvini sarà oggetto di una sentenza del tribunale di Genova. In particolare il tribunale del Riesame di Genova dovrà pronunciarsi sui 49 milioni di euro di finanziamento pubblico da confiscare agli eredi della Lega. Evenienza che metterebbe in difficoltà finanziarie il partito come ha spiegato uno dei suoi più autorevoli esponenti: Giancarlo Giorgetti.
Sentenza Lega Salvini, Bossi-Belsito e l’appropriazione indebita
L’inchiesta guarda il periodo tra il 2008 e il 2010. Negli stessi anni sarebbero stati presentati rendiconti irregolari al Parlamento per ottenere indebitamente fondi pubblici. Il denaro sarebbe stato poi speso per ragioni diverse da quelle politiche ma sottratto e utilizzato per spese personali e familiari da Bossi e famiglia. Il processo ha portato a diverse condanne. L’ex tesoriere Belsito condannato a a due anni e sei mesi. Umberto Bossi condannato a due anni e tre mesi. Suo figlio Renzo Bossi a un anno e sei mesi. Erano tutti imputati di appropriazione indebita per aver usato, secondo l’accusa, fondi della Lega per fini personali.
Sentenza Lega Salvini, l’allarme di Giorgetti
A lanciare l’allarme per il futuro della Lega è stato, come detto, qualche giorno fa proprio il sottosegretario leghista Giorgetti. Lo stesso ha dichiarato testualmente: ‘se il tribunale del riesame ci condanna, il 6 settembre la Lega chiude‘. Secondo il ragionamento di Giorgetti l’impossibilità ad andare avanti come Lega sarebbe motivato dal blocco delle entrate future. ‘Se quel giorno si deciderà che tutti i futuri proventi che affluiscono alle casse della Lega dovranno essere requisiti è evidente che noi come partito non potremmo più esistere’.
Sentenza Lega Salvini, il punto contestato
L’oggetto di contestazione da parte degli esponenti della Lega verte su un punto. ‘Una sentenza non definitiva avrebbe una conseguenza definitiva: la chiusura del partito senza che quel processo sia finito. È ovvio che se i giudici decidono così, noi come partito siamo finiti. Nonostante sia una sentenza di primo grado’. Mentre come ha spiegato Giorgetti ‘arrivasse dopo una sentenza della Cassazione io non avrei niente da dire. Noi contestiamo il fatto che questa conseguenza sarebbe definitiva a processo non concluso’.
Sentenza Lega Salvini, parole del procuratore Cozzi
Pochi giorni fa è intervenuto per alcuni chiarimenti giuridici il procuratore di Genova Francesco Cozzi che ha sciolto alcuni dubbi. Infatti nell’intervista rilasciata al Corriere ha spiegato alcuni aspetti della questione collegata ai fondi della Lega.
Procuratore Francesco Cozzi, se il Riesame dovesse accogliere in pieno la linea della Cassazione, cosa succederà?
«Si procederà con i sequestri fino a quando ci saranno somme disponibili sui conti della Lega».
E se le difese impugneranno l’ordinanza, dovete attendere la Cassazione?
«Sì, secondo un certo indirizzo».Non è dunque scontato che, anche di fronte a un ok del Riesame, andrete a sequestrare subito?
«No, tutt’altro, anche perché la giurisprudenza sul punto non è uniforme. E prevale l’indirizzo che occorra attendere la decisione della nuova Corte Suprema nel caso di sequestri preventivi finalizzati alla confisca, cioè quello di cui parliamo. Bisogna anche tener conto che è in corso un processo d’appello (quello contro Bossi e il tesoriere Belsito rispetto al quale è nato il sequestro, ndr) che potrebbe portare a un’assoluzione, sentenza che farebbe cadere il sequestro».
Quindi la Lega non chiude la prossima settimana?
«Direi di no».
Sentenza Lega Salvini, l’affondo del leader
A fare chiarezza su quello che sarà il futuro della Lega sono arrivate le parole chiare di Matteo Salvini. Intervistato durante la festa di partito (per la precisione alla ‘Berghem Fest) di Alzano Lombardo ha chiaramente escluso una chiusura immediata della Lega. ‘No non sto pensando a un nuovo partito. La Lega c’è e ci sarà. Con i soldi o senza soldi, con condanne o senza condanne perché la Lega è il popolo’.
Con riferimento alle prossime scadenze aggiunge: ‘Facciano quello che vogliono e la Lega ci sarà e il nome Lega non si tocca’. Infine un affondo contro gli avversari storici del Partito Democratico. ‘Preferisco avere cervello pieno e le tasche vuote e non come il Pd che ha le tasche pieno e il cervello vuoto’.
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