Accadde Oggi, 4 settembre: cade l’Impero Romano d’Occidente

Pubblicato il 4 Settembre 2018 alle 11:24 Autore: Tommaso Lolli
Accadde oggi 4 settembre cade l'Impero Romano d'Occidente - di Thomas Cole

Accadde Oggi, 4 settembre: cade l’Impero Romano d’Occidente

Il 28 augusto 475, l’Imperatore romano d’Occidente Giulio Nepote fu costretto ad abdicare e rifugiarsi in Dalmazia a causa di una rivolta militare. Tale rivolta venne condotta da Flavio Oreste, un generale germanico. Oreste comandava un corpo di spedizione la cui funzione era quella di intercettare un esercito nemico e distruggerlo e che. invece, occupò Ravenna. L’abbandono del trono imperiale da parte di Giulio Nepote aprì la questione su chi dovesse essere eletto Imperatore ad Occidente. Il generale di origine germaniche, Oreste, date le leggi imperiali non poté rivendicare il trono. Pertanto, avendo avuto un figlio da una nobile romana, egli decise di far proclamare suo figlio come Imperatore.

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Il 31 ottobre 475 Romolo Augustolo venne proclamato Imperatore Romano d’Occidente.

Il regnante era ancora troppo piccolo e, difatti, a fare da reggente fu proprio il padre.

Il regno di Romolo Augustolo fu inizialmente tranquillo. Vennero stampate fin da subito nuove monete d’oro per celebrare il nuovo insediamento. Però, la situazione si rovesciò in brevissimo tempo.

Nel 476 d.C. un esercito composto da Eruli, Sciri e Turcilingi, chiese di ottenere delle terre in Italia (in quanto, secondo la oramai radicata consuetudine imperiale, gli eserciti di mercenari barbari che combattevano per l’Impero avevano la possibilità di ottenere un terzo delle terre di una provincia).Le terre richieste dai barbari riguardavano le terre italiche, quindi una delle zone più importanti dal punto di vista sociale, culturale ed economico dell’Impero, per non considerare anche il prestigio che l’Impero avrebbe perso nel caso avesse accettato tale richiesta.

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Tale richiesta venne avanzata al reggente del trono, quindi ad Oreste, il quale però decise di non rispettare gli accordi pattuiti. Immediatamente tale esercito barbarico si sollevò contro l’autorità imperiale e si mise sotto la guida del capo sciro Odoacre, eleggendolo re il 23 agosto. In pochissimo tempo, solamente cinque giorni più tardi, il 28 agosto, l’esercito barbarico si scontrò contro le legioni di Roma. La vittoria di misura che ottenne Odoacre, nei pressi di Piacenza,  portò alla cattura di  Oreste e  il quale, per volere del comandante barbaro, venne ucciso.

L’autorità imperiale, nonostante la morte del padre dell’Imperatore persistette nella necessità di non scendere a patti con Odoacre. Pertanto, una nuova spedizione, sotto il comando di Paolo, il fratello del defunto reggente, venne organizzata per sconfiggere i barbari invasori.

Ancora nuovamente sconfitti, i romani dovettero assistere alla morte di Paolo e all’occupazione di Ravenna, seconda città più importante dell’Impero.

Oramai le porte per Roma erano spalancate ed i barbari si diressero proprio in tale direzione.

Dopo un breve assedio della capitale dell’Impero, il 4 settembre 476, Odoacre entrò a Roma e depose Romolo Augusto. Proprio tale deposizione attuate il 4 settembre è considerata dagli storici come l’atto finale dell’ Impero Romano d’Occidente.

Pertanto, il 4 settembre 476 segna la data della caduta dell’Impero Romano nella sua parte occidentale.

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Il 476 segnò l’inizio dei regni Romano-Barbarici. Tali regni, vennero costituiti in tutte le vecchie terre appartenute una volta a Roma. I Vandali in Africa, I Visigoti in Spagna, i Burgundi nella Galla meridionale, I Franchi nella Gallia Occidentale e gli Ostrogoti di Odoacre in Italia. Al contrario di quanto si continuato a pensare, tale epoca non fu un momento di decadenza ma di rinascita per l’Occidente. Per esempio, l’Italia di Odoacre divenne uno dei regni più importanti ed influenti. L’Italia riuscì a ritornare la provincia più ricca d’Europa sia dal punto di vista militare sia da quello economico. Questo fu possibile grazie al tipo di organizzazione effettuata dai nuovi regnanti. Difatti, i barbari si dedicarono alle attività riguardanti la guerra mentre i Romani si dedicarono all’amministrazione del territorio. L’introduzione di questa ricetta fu un volano per le economie di tutti i Regni Romano-Barbarici. Ovviamente, non è da escludere che vi fosse presente un certo tipo di tensione sociale tra i due gruppi ma rimase sempre ben controllata.

Per quanto riguarda la data della caduta dell’ Impero romano d’Occidente la storiografia moderna tende a considerare non-esatta la data del 4 settembre 476. Infatti, secondo alcuni storici, il crollo dell’Impero Romano d’Occidente potrebbe essere avvenuta in maniera effettiva in due possibili date.

Le data in considerazione hanno però un elemento in comune che le unisce e che è fondamentale per la corretta comprensione. Infatti, Odoacre dopo la deposizione di Romolo Augustolo (il quale giovane imperatore era considerato come un usurpatore a Oriente dato che il legittimo Imperatore d’Occidente, per Costantinopoli, era Giulio Nepote) non si proclamò Imperatore (pertanto la vecchia storiografia considerava tale mancata investitura come l’emblema della caduta dell’Occidente) ma regnante e reggente del Regno d’Italia. Egli, infatti, spedì all’Imperatore a Costantinopoli le insegne imperiali dell’occidente. Tale atto non segnò la caduta di Roma ma un rimando di tutti i poteri dell’Impero d’Occidente a Oriente. Così facendo, Odoacre venne considerato come il magister militum d’Italia. Egli avrebbe esercitato un potere effettivo sull’Italia ma il controllo legale era dell’Imperatore Zenone a Oriente. In sintesi, la consegna degli emblemi all’Oriente romano significò che non vi era più necessità di eleggere un Imperatore a Occidente e che, quindi, la carica di Imperatore di Occidente veniva ricoperta dall’Imperatore a Oriente, il quale diventava imperatore dell’Impero Romano. Odoacre, quindi, fu un vicario dell’Imperatore di Costantinopoli.

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Quindi quando cadde l’Impero Romano d’Occidente secondo gli storici moderni?

Come accennato in precedenza le date di tale crollo sono due. La prima coincide con la morte dell’ex-imperatore Giulio Nepote, il quale morì nel 480. La seconda data, invece, coincide con la fine del regno di Odoacre, nel 493. Comunque stiano i fatti una cosa è certa: l’Impero Romano d’Occidente, faro di civiltà, in un modo o nell’altro cadde per fattori interni ed esterni.

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