Sondaggi Europee 2019: popolari e socialisti in calo
Sondaggi Europee 2019: popolari e socialisti in calo
L’incontro con Victor Orban prima, lo scambio di attacchi con Macron dopo. La strategia politica e mediatica di Matteo Salvini ha una doppia chiave di lettura: nazionale ed europea. Nazionale per ingrossare le fila della Lega che, stando agli ultimi sondaggi, veleggia oltre il 30% lasciando tutti dietro, M5S compreso. Europea per costruire alleanze e realizzare quel fronte sovranista pronto a sconvolgere gli equilibri di Bruxelles.
Mancano solo nove mesi alle Europee di maggio ma i futuri attori della disputa si stanno già muovendo. Macron è pronto ad entrare all’Europarlamento con una formazione politica che si ispiri alla sua En Marche in Francia. Angela Merkel avrebbe già pronto il candidato successore di Juncker alla guida della Commissione Europea: si tratta di Manfred Weber, presidente dei deputati popolari all’Europarlamento.
I sondaggi al momento parlano chiaro. I partiti tradizionali che finora hanno governato l’Europa sono in affanno. Il quadro europeo è stato tinteggiato incrociando i dati di una simulazione dell’Istituto Cattaneo con quelli delle intenzioni di voto del sito di sondaggi austriaco PollOfPolls.eu, aggiornato al 3 settembre.
Sondaggi Europee 2019: Macron decisivo
Secondo l’analisi, le forze cosiddette “anti sistema” potrebbero aumentare di 39 unità le loro unità al Parlamento Europeo. Dalla parte opposta, popolari e socialisti perderebbero invece 51 seggi. I due partiti guida dell’Europa fino ad oggi sarebbero quindi costretti a guardare verso altre formazioni per poter continuare a governare. Un aiuto potrebbe arrivare dai liberali (in crescita di 7 punti rispetto alla precedente rilevazione) e macroniani più nuovi partiti (58 seggi in totale).
A sinistra la situazione è invece tragica. Verdi e Sinistra Unitaria potrebbero subire perdite rispettivamente di 15 e 6 seggi.
Sondaggi Europee 2019: nota metodologica
In attesa di diffusione.