Crédit Agricole: “Pil Italia 2014 chiuderà a -0.1%, meglio nel 2015”
Il pil 2014 dell’Italia registrerà una diminuzione dello 0.1%. Sono le stime effettuate dagli analisti di Crédit Agricole, la più grande banca mutualistica d’Europa con sede in Francia. Secondo gli analisti del colosso bancario, il risultato negativo del primo semestre renderà necessario una revisione al ribasso delle stime sul secondo semestre e, di conseguenza, sul valore complessivo riferito al 2014.
RISULTATO NEGATIVO – Per gli analisti di Crédit Agricole, il dato del secondo trimestre – cioè -0.2% – associato al -0.1% del primo, conferma la presenza di dati macroeconomici “più negativi del previsto”, con la possibilità concreta che “aumenti il rischio di una stagnazione prolungata”. Secondo gli esperti il percorso di crescita si snoderà attraverso “una ripresa lunga e tortuosa”.
MEGLIO NEL 2015 – Nel secondo semestre dell’anno in corso la situazione dovrebbe migliorare, con un’inversione di tendenza che, però, non dovrebbe essere sufficiente a cambiare il segno negativo sul dato annuale. Da qui la previsione di Crédit Agricole di un -0.1 sul pil del 2014. Secondo il colosso bancario dovrebbe andare meglio nel 2015, con la crescita del pil stimata al +0.9%. Anche la situazione delle famiglie – pur restando complessivamente fragile – è considerata in rafforzamento, “grazie al miglioramento registrato nel mercato del lavoro e grazie ad alcune misure a favore delle famiglie più disagiate”.