Cos’è il preavviso di fermo amministrativo
Il mancato pagamento del bollo auto, se scoperto in tempo, può far scattare l’invio di cartelle esattoriali che intimano il pagamento dell’imposta. Solitamente, non prima di 60 giorni dalla notifica della cartella, scatta il preavviso di fermo amministrativo. Senza tale preavviso, il fermo amministrativo risulta nullo. Dalla notifica del preavviso, in cui si intima di regolarizzare la propria posizione debitoria, passano 30 giorni, superati i quali scatta il fermo amministrativo vero e proprio. A questo ci si può opporre qualora il veicolo sia strumentale, ovvero finalizzato alla prosecuzione regolare della propria professione lavorativa. Ma in tutti gli altri casi come ci si può opporre e qual è la procedura da seguire?
Bollo auto e preavviso fermo amministrativo: a chi rivolgersi
L’opposizione al fermo amministrativo e al suo preavviso vanta un’ampia giurisprudenza in merito. Ci focalizzeremo prevalentemente su due recenti sentenze della Corte di Cassazione; e più precisamente la n. 10261/2018 e la n. 21242/2018. Nella prima si precisa che la competenza del Giudice di Pace riguardante le controversie aventi come oggetto l’opposizione alle sanzioni amministrative relative alle violazioni del codice della strada è per materia e in alcune ipotesi con limite di valore; per ciò che concerne le controversie aventi a oggetto l’opposizione al verbale di accertamento, la competenza del giudice di pace è per materia. Inoltre, i medesimi criteri di competenza sono applicati anche in merito all’impugnativa del preavviso di fermo. La seconda ordinanza (n. 21242/2018), come riferisce anche StudioCataldi, ha confermato che il preavviso di fermo amministrativo si impugna davanti al Giudice di Pace, non avendo natura esecutiva.
Bollo auto non pagato e preavviso fermo amministrativo: quando opporsi
Ci sono diversi casi in cui è legittimo contestare il fermo amministrativo. Il preavviso di quest’ ultimo viene inviato quando al contribuente è stata notificata la cartella esattoriale; in pratica il soggetto conosce già la sua situazione debitoria nei confronti del creditore. Ma se questa cartella non è mai arrivata, allora il preavviso di fermo amministrativo è contestabile. Spetterà poi all’Esattore dimostrare di aver inviato regolare notifica; in caso contrario, il veicolo risulterà sbloccato. Dal punto di vista del debitore, è comunque preferibile accertarsi definitivamente della mancata comunicazione, chiedendo l’accesso agli atti amministrativi.
Il fermo amministrativo è altresì contestabile quando non è arrivato il suddetto preavviso. Secondo norma di legge, il fermo amministrativo deve sempre essere preceduto da apposito preavviso, da notificare almeno 30 giorni. È questo il lasso di tempo che deve intercorrere tra il preavviso e il fermo vero e proprio, anche per dare la possibilità al debitore di regolarizzare la propria posizione. Visto che il fermo amministrativo blocca l’auto, spetterà dunque al soggetto debitore di controllare l’iscrizione del fermo nel Pubblico Registro Automobilistico. Il mancato controllo potrebbe determinare la circolazione con il mezzo “bloccato” e quindi a multa conseguente. Sanzione che però potrebbe essere contestata proprio per la mancata ricezione del preavviso di cui sopra.
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