US Open 2018: nel tabellone femminile finale fra Serena Williams e Osaka
US Open 2018: nel tabellone femminile finale fra Serena Williams e Osaka
Sarà molto interessante la sfida finale allo US Open 2018 tra la neo mamma Serena Williams e la giovane giapponese Naomi Osaka.
Stasera, a partire dalle ore 22:00 italiane in diretta su Eurosport, andrà in scena il match per il titolo femminile.
Se la statunitense, alla 31a finale Slam, cerca di eguagliare il record di 24 titoli Slam di Margaret Court, per la classe 1997 nipponica si tratta della prima finale in un Major.
Andiamo a conoscerla meglio.
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US Open 2018: la novità Osaka sfida la regina Serena Williams
Avevamo imparato a conoscere la giapponese a marzo, quando trionfò nel torneo di Indian Wells,dove sconfisse la numero 1 Simona Halep e in finale la coetanea Daria Kasatkina.
Nel corso della stagione non ha poi ottenuto altri risultati di rilievo fino a questo torneo, dove diventa la prima giapponese nella storia a centrare una semifinale Slam.
Osaka, che si è trasferita negli USA a 3 anni, ha come mito proprio Serena, che ha già battuto a marzo a Miami.
Ma quella, per la Williams, era la prima partita dopo la maternità.
Se è vero che il circuito femminile è in un momento di difficoltà, con giocatrici di talento che non sono costanti lungo l’anno e con grandi campionesse come Maria Sharapova e Venus Williams che per un motivo o per l’altro non sono al top, è un bene che la next gen femminile emerga.
Jelena Ostapenko, vincitrice l’anno scorso a 20 anni del Roland Garros,Daria Kasatkina e appunto Naomi Osaka sono le stelle più luminose della nuova generazione che ha il compito di interrompere la tirannia di Serena.
Us Open 2018: lo strapotere di Serena Williams
Quello che ha fatto la Williams negli ultimi mesi è qualcosa di straordinario, fuori dal comune.
Se al primo torneo dello Slam dopo la maternità, il Roland Garros, si è ritirata prima del suo match nel 4° turno, a Wimbledon è arrivata in finale senza essere tra le prime 100 del mondo, perdendo contro la Kerber.
Poi, nello Slam di casa, l’americana ha raggiunto nuovamente l’atto conclusivo.
Quando Serena sta bene e ha voglia di vincere sembra non esserci possibilità attualmente per le sue avversarie di fermarla.
Tutte le giocatrici che avrebbero dovuto contrastarla nel corso degli anni non hanno saputo raccoglierne l’eredità.
La Sharapova non è migliorata dopo il successo di Wimbledon nel 2004 a 17 anni, la Azarenka ha avuto un sacco di problemi dopo la maternità, Kvitova non ha forse la testa per poter dominare il circuito, mentre la Bouchard preferisce fare la modella.
Bisogna avere fiducia nella nuova leva, sperando che nascano nuove stelle che facciano rinascere l’interesse per il tennis femminile, cannibalizzato dalla “pantera nera”.
E intanto aspettiamo di vedere come finirà la partita stasera, in attesa della finale maschile fra Novak Djokovic e Juan Martin Del Potro.
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