Omicidio Sarah Scazzi: Sabrina Misseri presto scarcerata, ricorso accettato?
E’ stata la trasmissione Pomeriggio 5 a lanciare la notizia: potrebbero essere aperte le sbarre per Sabrina Misseri, condannata insieme alla madre, Cosima Ferrano, all’ergastolo per l’accusa di omicidio di Sarah Scazzi. I legali di madre e figlia hanno presentato un ricorso alla Corte europea, che lo avrebbe dichiarato ammissibile, come spiega l’inviato del programma di Canale 5. Nei tre gradi del processo sarebbero avvenute delle presunte irregolarità, senza contare che potrebbe essere avviata una revisione del processo a seguito della falsa testimonianza di Ivano Russo. Cerchiamo di capirne di più sull’indiscrezione emersa.
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Le sorti di Sabrina in mano alla Commissione europea
I legali hanno impugnato la condanna all’ergastolo per sottoporre all’esame della Commissione Europea gli atti del processo per l’assassinio di Sarah Scazzi. Qualora il pronunciamento della Commissione si sbilanci in loro favore, la possibilità di scarcerazione dal penitenziario di Taranto, dove ora mamma e figlia sono relcuse, potrebbe concretarsi, ribaltando quindi la sentenza della Suprema Corte di Cassazione, che ha negato, sia a Cosima che a Sabrina,ogni sconto di pena. Ma non è tutto: Sabrina gode già di permessi speciali, in qualità di detenuta modello per la buona condotta tenuta in carcere. Dietro le sbarre, mamma e figlia hanno partecipato anche ad un interessante progetto finalizzato a realizzare una mostra creata a partire da elaborati artistici frutto della creatività delle detenute del carcere; l’iniziativa è stata frutto di un idea di Achille Bonito Oliva.
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Anche una lettera di Michele Misseri: rinnova la sua colpevolezza nell’omicidio Sarah Scazzi.
Michele Misseri, dal canto suo, non si discosta dall’oltranzionistica difesa di moglie e figlia, ribadendo l’esclusiva sua responsabilità nel delitto di Avetrana di quel 26 agosto 2010. Misseri ha scritto anche una lettera l’8 agosto, che ha poi inviato ad una delle giornaliste della trasmissione di Barbara D’Urso: «Sto bene fisicamente, ma con la mia coscienza no», ha scritto Michele Misseri. «Ho sempre detto di essere il vero colpevole». Intanto continua a tenersi in contatto con moglie e figlia attraverso le lettere. «Come al solito non smetto mai di scrivere loro. Sono innocenti». Tra le righe della lettera inviata a Pomeriggio 5, non sono mancati i riferimenti alla sua presunta colpevolezza: «So cosa ho fatto alla piccola Sarah, ma nessuno mi crede. Sono nelle mani di Dio, solo lui sa se dico la verità».
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