Così il ministro Maurizio Lupi: “C’è chi spera nella sconfitta dell’Italia pensando di lucrare una vittoria senza pensare che dalla sconfitta dell’Italia rimangono solo macerie. Sono gli stessi che leggono le parole di Draghi come l’ennesima bocciatura. Invece abbiamo pochissimo tempo per far ripartire l’Italia. La riforma del Senato e l’accordo Alitalia-Etihad sono due esempi positivi in questa direzione”. Ad affermarlo è il ministro Maurizio Lupi, in un colloquio con La Stampa, sulle scelte del governo contro la recessione. “Per noi – afferma il titolare delle Infrastrutture – c’è ancora bisogno di un governo di ‘ricostruzione’. E bene ha fatto Renzi a parlare di mille giorni e a ribadire che la nostra è una maggioranza solida che non dipende da Berlusconi”.
Lupi non vede la necessità del soccorso azzurro: “Le politiche economiche spettano al governo che ha una sua maggioranza, non un monocolore di sinistra. Le nostre proposte per il rilancio dell’economia saranno nel decreto ‘Sblocca Italia’, nell’attuazione della delega fiscale e nella legge di stabilità. L’opposizione può essere populista e demagogica come quella della Lega di Salvini e di Grillo oppure un’opposizione responsabile. Vedremo quale scelta farà Forza Italia se prevarrà la linea dei giorni in cui si scrivono lettere con appelli alla riunificazione dei moderati o quelli in cui si cerca di minare la stabilità del governo con ipotetiche campagne acquisti basate su conti che già due volte si sono rivelati sbagliati”.
Su una possibile ricostruzione del centrodestra Lupi pone un paletto: “Una cosa è certa, non è con l’estremismo di Salvini che recuperi 11 milioni di elettori“.