Aumento prezzo benzina, diesel e gpl: valore a 1,9 euro. Restano le Accise
Il 4 settembre è stato il turno di Eni aumentare i prezzi della benzina di un centesimi. Vi erano stati dei rialzi generalizzati già il 28 agosto. Ora si prevede che anche gli altri distributori seguiranno l’esempio dell’Eni, come accade normalmente.
Così alla pompa le tariffe sono arrivate fino a dei massimi di 1,9 euro al litro, il diesel si è fermato poco sotto, a 1,8 euro.
La voce maggiormente responsabile dei prezzi della benzina è quella relativa alle accise.
Che non sono cambiate, nonostante, come alcuni fanno notare, le promesse anche di Matteo Salvini durante la campagna elettorale.
Oggi i prezzi medi sono comunque di 1,644 euro al litro per quanto riguarda la benzina self service e di 1,766 nel caso di quella da serviti.
Il diesel si ferma a 1,518 euro al litro, nel self service, e a 1,644 nel servito.
Guardando ai singoli distributori, si passa, nella benzina self service, da un massimo di 1,66 euro al litro, prezzo praticato da Api – IP a 1,641, tariffa di Esso. I distributori indipendenti fanno pagare 1,622 euro.
Il Diesel varia tra 1,531 euro al litro di Total Erg e 1,514 di Esso, fino al 1,498 dei distributori no logo
Aumento prezzo benzina, dove si è arrivati nel carburante servito
Se si passa alle pompe in cui il personale serve il consumatore si arriva a 1,839 euro al litro, prezzo praticato per la benzina presso Api-IP, mentre si paga meno con Esso, a 1,764, se si esclude i distributori no logo, a 1,664 euro al litro.
Nel diesel si varia tra 1,718 del solito Api-IP e 1,639 di Esso e Tamoil, fino al 1,541 dei distributori no logo
Aumenti si sono verificati anche nel GPL, ora le tariffe applicate arrivano fino a 0,676 se ci si rivolge a Tamoil, mentre si scende a 0,67 nel caso di Eni e a 0,649 in quello dei distributori indipendenti.
Infine il metano, che si misura in kg. Si passa da 0,985 euro nel caso di Tamoil a 0,964 in quello di Total Erg. Le pompe no logo fanno pagare 0,957 euro al litro.
