Noemi Durini: omicidio un anno fa, il punto della situazione
E’ passato più di un anno da quando della diciassettenne di Specchia, provincia di Lecce, Noemi Durini si persero le tracce. Era la mattina del 3 settembre e sua madre aveva denunciato ai carabinieri l’improvvisa sparizione della ragazza. Dopo dieci giorni, di Noemi si ritrova solo il corpo esamine, nascosto nei cumuli della località di Castrignano del Capo, nella località di San Giuseppe. A condurre le forze di polizia lì era stato, come si ricorderà, il fidanzato della vittima, Lucio, reo confesso dell’omicidio, sulle cui circostanze ha più volte cambiato le versioni. A distanza di un anno, cosa è rimasto e a quali certezze si è approdati? Quali sono invece i buchi ancora neri di questa tragedia? Facciamo il punto.
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Una breve ricostruzione della vicenda di Noemi
Lucio ha dichiarato di averla presa a sassate e poi averla accoltellata. Quell’alba del tre settembre è immortalata anche dalle riprese di alcune telecamere di sorveglianza che inquadrano propri la vettura di Lucio su cui era a bordo anche Noemi Durini, la Fiat 500 su cui Noemi avrebbe viaggato per l’ultima volta. Anche questo dettaglio inchioda ineluttabilmente Lucio Marzo. Quel che resta alla famiglia e alla comunità è solo un dolore bruciante e l’amara constatazione di un numero di femminicidi brutalmente accresciuto nel corso degli anni. Ma restano ancora tanti elementi da chiarire e forse solo un bagliore luminoso, che ha sfiorato l’ennesima tragedia che rischiava di culminare con la morta di un’altra ragazza, questa volta a Morciano di Leuca, ancora nel leccese.
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Un altra tragedia miracolosamente sfiorata. Lei è ancora grave
Lei si chiama Stefania De Marco ed è ricoverata all’ospedale Tricase, dove è stata condotta d’urgenza dopo che, al culmine di una lite per gelosia, il fidanzato Giorgio Vitali, suo coetaneo 30enne, l’ha accoltellata. Si è defilato dopo aver avvisato un’amica della ragazza di chiamare i soccorsi, perché Stefania si sarebbe fatta male cadendo. E’ stato però presto rintracciato dagli inquirenti e nella notte, ha confessato il crimine commesso. Su questa vicenda, alla mamma di Noemi Durini piace pensarla così: «Noemi ha protetto Stefania. Ha avuto sette coltellate dal fidanzato la ragazza, ma vivrà. Nonostante sia grave, l’angelo di Noemi ha bloccato la cattiveria del fidanzato, affinché possa continuare a vivere anche per mia figlia». Ha aggiunto poi Umberto, papà di Noemi: «Sicuramente il mio angelo ha protetto la vita di questa giovane. Questa terra non può piangere ancora la fine di un’altra vita, per mano di uomini deboli che non accettano la fine di una storia e che cercano di imporre con la forza la loro presenza».
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