L’agenzia americana di rating Moody’s taglia le stime di crescita del Pil italiano per il 2014. E rivede al rialzo i valori di deficit e debito pubblico. Nel 2014 l’Italia vedrà il proprio prodotto interno lordo non salire, ma scendere dello 0,1% e la recessione peserà sulla politica fiscale e sul clima politico. Gli economisti hanno tagliato la previsione sul Pil di ben 6 punti decimali, da +0,5% a -0,1%.
“Alla luce dei nuovi dati” del secondo trimestre, scrive Moody’s “ora si prevede che l’economia italiana si contrarrà dello 0,1% nel 2014, contro il +0,5% previsto in precedenza”. Dati allarmanti arrivano anche per quanto riguarda debito e rapporto deficit/Pil: il primo è dato in rialzo al 2,7% mentre il secondo è stimato al 136,4% quest’anno e al 135,8% nel 2015. Il potenziale effetto del bonus di 80 euro, che, si legge nel documento, essendo entrato in vigore soltanto a giugno potrebbe avere un impatto nella seconda parte dell’anno.
OCSE: “DA ITALIA SEGNALI POSITIVI” – Segnali contrastanti, a dimostrazione di quanto le stime delle agenzie di rating non vadano prese per oro colato, arrivano dall’Ocse, che vede nel complesso uno “slancio stabile” della crescita dell’Eurozona, con una “fase positiva” (+0,1%) che si prospetta per il Belpaese. Tra i singoli Paesi, l’Italia registra un aumento dell’indice relativo a 101,7 dal 101,6 di maggio che «continua a indicare una dinamica di crescita positiva”. Lieve miglioramento anche per la Francia con il superindice a 100,4 da 100,3. In calo il superindice economico della Germania, a 100,2 da 100,4 di maggio. Stabile a 101 il superindice dell’area Euro mentre quello dei Paesi del G7 scende a 100,5 da 100,6 di maggio.