Sondaggi elettorali, un confronto, i minority report degli istituti
Sondaggi elettorali, un confronto, i minority report degli istituti
Stanno riprendendo le pubblicazioni di sondaggi elettorali da parte dei principali istituti, e naturalmente come sempre ne diamo puntualmente conto.
Ognuno può confrontare il valore dei partiti tra un sondaggio e un altro.
Quello che è però ancora più interessante è probabilmente scovare quei dati che potremmo definire fuori dal coro. Quei casi in cui i valori attribuiti a un determinato partito rappresentano veri e propri rapporti di minoranza.
Inauguriamo quindi una nuova rubrica, con la collaborazione di Vincenzo Ruocco, che avrà lo scopo di tracciare l’andamento dei sondaggi che si distaccano dagli altri per vedere successivamente chi ci aveva visto giusto col senno di poi e cercare di comprendere quali istituti fiutano i cambiamenti di umore dell’elettorato prima degli altri.
Partendo dai principali partiti, quelli della maggioranza di governo, è Winpoll che ci mostra una Lega a livelli da record, con un 35%, contro una media del 32,7%. Staccherebbe del 8,4% gli alleati di governo del Movimento 5 Stelle, che sarebbero solo al 26,4%, oltre il 2% in meno rispetto alla media.
Anche se il trend di superamento della Lega ai danni del M5S è una realtà anche per gli altri istituti, qui si va oltre con un distacco senza precedenti. Vedremo se questi dati saranno confermati nelle prossime rilevazioni.
Sondaggi elettorali, i minority report sull’opposizione
Passando ai partiti di opposizione, per il PD rimane Winpoll l’istituto maggiormente fuori dal coro, segnalando un 20,8% che rimane decisamente lontano dalle percentuali stimate da altri istituti, tra cui non si arriva al 18%.
Questo 20,8% sarebbe superiore al risultato del PD alle elezioni. In un momento in cui gli altri sondaggi danno il partito anzi in leggero calo su livelli già inferiori a quelli del 4 marzo.
Se guardiamo a Forza Italia, è Tecnè che risulta lontano dai trend stimati dagli altri istituti. Il partito di Berlusconi viene dato al 10,9%, con un calo rispetto a giugno solo del 0,1%. Altrove vengono visti crolli, a causa della cannibalizzazione della Lega. Con Swg, mai stata tenera con Forza Italia invero, che la vede al 6,9%.
Crolli non avvertiti però da Ipsos, che si mantiene in media per quanto riguarda la percentuale stimata, 8,7%, ma è l’unica che ritiene che il partito di Berlusconi guadagni un punto da luglio.
Anche in questo caso sarà interessante osservare se è Ipsos a vederci giusto, o si tratta solo dell’aggiustamento di un valore che a luglio piuttosto era fuori dal coro verso il basso.
Tra le forza minori vi è da segnalare il minority report sempre di Ipsos nei confronti di Fratelli d’Italia, vista al 2,5%, mentre altri istituti la danno ancora sopra al 4%, agli stessi livelli del giorno delle elezioni.
Articolo scritto in collaborazione con Vincenzo Ruocco