Iraq, Casini: “Italia deve intervenire”
“Siamo passati dal terrorismo e dai terroristi agli Stati terroristi. Dunque, ha fatto bene Obama a intervenire in Iraq e ora dobbiamo spingere l’Europa, perchè il semestre di presidenza è nostro, a un’iniziativa analoga”. Lo afferma Pier Ferdinando Casini, presidente della Commissione Esteri del Senato, che – in un’intervista al Corriere della Sera – aggiunge: “La nostra iniziativa può sostanziarsi in tre passi: aiuti ai curdi, anche di carattere militare, attivazione di corridoi umanitari e aiuti alle popolazioni messe al bando dagli islamici”. L’invio di armi ai peshmerga, secondo Casini, “serve per consentire l’attivazione di corridoi umanitari e per organizzare interventi immediati di solidarietà per le popolazioni cristiane e per chiunque sia in pericolo. Fa bene il governo a muoversi”.
Se l’Italia decidesse in tal senso, garantisce, “possiamo riaprire il Parlamento in poche ore. C’è la consapevolezza di tutti che bisogna muoversi anche perchè il Kurdistan è un Paese amico dove ci sono moltissimi investimenti italiani”. Del resto “Francia e Inghilterra già si stanno muovendo”. Parlando anche della situazione in Libia, Casini rimarca che “non è che si dovesse difendere Gheddafi ma certo era meglio un dittatore che il caos e l’anarchia col rischio di califfati islamici a Bengasi. In Libia c’è stata una responsabilità storica di Sarkozy: un disastro che ora paghiamo noi più che altri. Siamo il primo porto di accoglienza dell’immigrazione clandestina…».