Governo ultime notizie: Conte rinuncia alla cattedra di Roma

Pubblicato il 11 Settembre 2018 alle 10:50 Autore: Alessandro Faggiano
governo ultime notizie: Giuseppe Conte rinuncia al concorso per la cattedra di diritto privato alla Sapienza
Governo ultime notizie: Conte rinuncia alla cattedra di Roma.
Giuseppe Conte ha deciso di rinunciare definitivamente al concorso per la cattedra di diritto privato all’Università della Sapienza di Roma. Finisce con una dichiarazione nella serata di ieri, 10 settembre, la telenovela della ricerca di un altro lavoro da parte dell’attuale primo ministro. La cattedra, che rimarrà vacante dal 31 ottobre di quest’anno – dovuto al pensionamento di Guido Alpa, già professore dell’attuale premier -, potrebbe andare a Mauro Orlandi o Giovanni Perlingieri. Quest’ultimo potrà essere noto a tanti universitari che hanno studiato dal manuale redatto da suo padre, Pietro Perlingieri.
I tre – Orlandi, Conte e Perlingieri – avrebbero dovuto sostenere l’esame di lingua inglese. In un principio, Conte chiese il rinvio della prova, considerando i suoi impegni istituzionali.

Governo ultime notizie: le parole del premier Conte attraverso il live da Facebook

Come detto, ieri sera Giuseppe Conte ha dichiarato di voler rinunciare al concorso. Ne riportiamo un estratto;

“Si è detto che sarei in conflitto di interessi, non c’è formalmente – ha rimarcato Conte – nessun conflitto di interessi sul piano giuridico. Però io non ho mai pensato di ricavare da questo incarico una poltrona a vita: era la ragione per cui mi faceva piacere partecipare a questo concorso come semplice cittadino. Era stato fatto in passato da tanti altri, ministri e anche presidenti del Consiglio. Però ho deciso: rinuncio, per ragioni di personale sensibilità. Noi siamo il Governo del cambiamento: non voglio che anche solo il sospetto di lucrare un vantaggio da questa posizione possa offuscare la mia carriera e agli occhi dei cittadini che ci hanno votato creare un qualche sentimento negativo”

Governo ultime notizie: per Giuseppe Conte, una rinuncia per questioni di sensibilità

Secondo il Premier, quindi, nessun conflitto di interessi, e una scelta dettata unicamente dalla sensibilità politica, per evitare ripercussioni per il proprio governo. Ha voluto ri-affermare che non punta a una poltrona a vita e che, in passato, altri ministri o presidenti del consiglio hanno partecipato a concorsi.

Si è parlato anche di pressioni da parte dei due vice-premier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini: ipotesi non verificabile ma certamente plausibile, considerando la pressione mediatica esercitata sull’esecutivo gialloverde.

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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