Appello a Napolitano per la grazia a Fabrizio Corona. Ecco chi la sostiene
Nella tradizionale pausa agostana della politica italiana, l’opinione pubblica cerca di allontanare la noia dell’assenza di scoop e notizie rilevanti. Potrebbe essere spiegato in questo modo l’insolito appello lanciato da giornalisti, artisti e personaggi televisivi al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, i quali gli hanno chiesto di concedere la grazia a Fabrizio Corona. L’ex paparazzo siciliano, in carcere per aver cercato di estorcere denaro al calciatore David Trezeguet, è stato condannato a una pena di 9 anni dal Tribunale di Milano. Però, già nel maggio scorso, i legali di Corona hanno confermato che il loro assistito “probabilmente uscirà prima del previsto grazie ai benefici carcerari di cui potrà usufruire”. Il primo firmatario dell’iniziativa è stato nientemeno che Marco Travaglio, giornalista con fama da ‘manettaro’ tra i suoi detrattori, seguito dall’eterno nemico Filippo Facci, cronista politico di Libero.
TRAVAGLIO: “TOGLIETEGLI I 5 ANNI OSTATIVI” – Sono quasi due settimane che non esco più dalla cella, che non dormo più, che non vado più all’aria, che non partecipo più a nessuna attività, che non parlo più con nessuno, a malapena mangio, ho lo sguardo fisso e perso nel vuoto”. É questo l’incipit della lettera che Fabrizio Corona ha spedito alla redazione del programma In Onda, letta negli studi di La7. Una richiesta di aiuto disperata direttamente dalla penna del detenuto più famoso della tv, che Travaglio – fresco di delusione per l’assoluzione di Silvio Berlusconi al processo Ruby – ha difeso così: “È normale che un quarantenne che non ha mai torto un capello a nessuno – ha scritto il vicedirettore del Fatto – marcisca in prigione accanto ai boss mafiosi al 41bis, per giunta col divieto di curarsi e rieducarsi, fino al 50° compleanno?”. Poi ha spiegato: “Per un delitto scritto pensando al mafioso che chiede il pizzo scortato dal killer – si legge nell’editoriale –, Corona si becca 3 anni 4 mesi in tribunale, poi divenuti 5 in Appello (niente più attenuanti generiche). E scatta il reato ‘ostativo’: niente sconti per la liberazione anticipata (75 giorni a semestre per regolare condotta), niente percorso rieducativo e terapeutico, almeno 5 anni in cella di sicurezza”. Dunque, ha concluso Travaglio, il Capo dello Stato dovrebbe concedere una semigrazia a Corona “per ridare speranza a un uomo che non è uno stinco di santo”.
IL FRONTE DELLA GRAZIA, DA FACCI A FIORELLO – E a dare manforte alla proposta Travaglio è arrivato, stamattina, l’articolo di Filippo Facci, non proprio un amico dell’allievo di Montanelli: “La condanna a Fabrizio Corona è assurda e basta, il condannato meriterebbe la grazia presidenziale al pari di altri casi che probabilmente neppure conosciamo”, ha scritto il giornalista, che non ha menzionato il dibattito sulla grazia mancata che ha interessato l’ex Cavaliere, condannato in Cassazione e fatto decadere in Senato. Facci ha, quindi, spiegato: “Corona ha pagato perché in ogni processo che ha affrontato ha scelto il muro contro muro, ritenendosi innocente come ancora fa”. Nello specifico, “proporre a Trezeguet di vendergli una foto è stata vista come un’estorsione, e la presenza dell’autista di Corona – non di uno sgherro – è bastata per far scattare l’aggravante ‘ostativa’, cioè di reato che non punisce un comportamento in sé lesivo, ma che vuole prevenire altri reati che potrebbero conseguirne”. Solidarietà e sostegno a Corona sono arrivati da celebri volti televisivi, quali Rosario Fiorello, Vittorio Sgarbi, Mara Venier, Piero Chiambretti, Pupi Avati e Oliviero Toscani. Ma la lista dei sottoscrittori è destinata a salire. Fino al Quirinale?