Canone Rai 2018 speciale: importo, requisiti. Ecco chi deve pagare

Pubblicato il 19 Settembre 2018 alle 11:10 Autore: Guglielmo Sano
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Canone Rai 2018 speciale: importo, requisiti. Ecco chi deve pagare

Importo canone Rai speciale 2018: quando va pagato


In questi giorni, molti imprenditori hanno ricevuto dei bollettini precompilati dalla Rai. Questi servono per il pagamento del “canone speciale”; cioè, la tassa dovuta per la ricezione “al di fuori dell’ambito familiare”. A differenza di quello domestico, non viene addebitato nella bolletta elettrica.

Importanti precisazioni in merito sul sito della Rai. Devono pagare tutti coloro che “detengono uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive in esercizi pubblici e in locali aperti al pubblico”. Dunque, non importa l’uso chi si fa del televisore. In pratica, bisogna pagare anche se un monitor trasmette messaggi informativi o immagini proprie.

Canone Rai 2018 speciale: obbligo solo per apparecchi con sintonizzatore

Sulla questione è intervenuta una circolare del Mise del febbraio 2012. Questa stabilisce che soltanto gli “apparecchi atti o adattabili a ricevere il segnale audio/video attraverso la piattaforma terrestre e/o satellitare sono assoggettabili a canone TV”. Quindi, non è tenuto a pagare il canone chi vede i programmi televisivi via internet; in sostanza, attraverso un device privo si sintonizzatore. Insomma, solo chi usa il segnale digitale terrestre è obbligato a pagare; basta avere anche solo la possibilità di utilizzare tale segnale.

L’avviso di Confesercenti

Ulteriori precisazioni arrivano da Confesercenti che avverte gli imprenditori. Il canone speciale va pagato “in presenza di apparecchi che presentino al proprio interno un dispositivo per la sintonizzazione; sia esso una radio, un televisore o anche un pc o un qualsiasi altro tipo di device che presenti tali caratteristiche”.

Ecco che l’associazione raccomanda di “prestare la massima attenzione nel verificare che gli apparecchi detenuti in azienda siano provvisti o meno di sintonizzatore”.  Ora, “in caso affermativo, il pagamento del canone speciale sarà obbligatorio; il numero del relativo abbonamento dovrà essere evidenziato nella dichiarazione dei redditi della ditta”. In caso contrario, invece, “non dovrà essere fatto nessun pagamento; da segnalare nella dichiarazione l’inesistenza dell’obbligo”.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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