Manuela Bailo: Fabrizio Pasini ai domiciliari, il probabile movente

Pubblicato il 15 Settembre 2018 alle 17:27 Autore: Maria Alfonsina Iemmino Pellegrino
Manuela Bailo

Manuela Bailo: Fabrizio Pasini ai domiciliari, il probabile movente

Ad uccidere Manuela Bailo, la ragazza di Brescia scomparsa lo scorso 30 luglio, era stato il suo ex amante, il reo confesso Fabrizio Pasini.

I due avevano avuto una breve relazione, terminata circa due anni fa, ma continuavano a sentirsi e a vedersi di nascosto. Non si sa ancora cosa abbia scatenato l’ira omicida dell’uomo che, la sera del 30 luglio ha aggredito e ucciso la trentacinquenne. Ha poi inscenato una fuga volontaria da parte della ragazza e, recandosi in vacanza insieme alla propria famiglia, ha cercato di crearsi un alibi.

Qualche giorno fa, l’avvocato del quarantottenne ha presentato richiesta di scarcerazione. Spera così di ottenere i domiciliari nell’attesa del processo.

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Manuela Bailo: Fabrizio Pasini ai domiciliari, l’udienza preliminare

Fabrizio Pasini dovrà rispondere di omicidio volontario, preterintenzionale e di occultamento di cadavere. L’udienza preliminare è prevista per martedì 18 settembre; giorno in cui i giudici dovranno decidere se assegnargli o meno gli arresti domiciliari.

L’uomo, 48 anni, residente a Nave e collega della vittima, si trova attualmente nel Carcere Nerio Fischione.

Secondo la sua confessione, dopo aver aggredito Manuela, Pasini ha nascosto il suo corpo in casolare abbandonato; poi ha inviato una serie di sms rassicuranti ad amici e parenti della donna, utilizzando il suo stesso cellulare.

L’oggetto, utilizzato per depistare le indagini, sembra però scomparso nel nulla.

Manuela Bailo: Fabrizio Pasini ai domiciliari, il movente dell’omicidio

Al vaglio degli inquirenti la confessione di Fabrizio Pasini, il quale afferma di aver spinto Manuela Bailo giù dalle scale al culmine di una lite. Sul corpo della vittima, invece, il medico legale ha rinvenuto evidenti segni di un’arma da taglio all’altezza del collo.

Altro dettaglio importante, da chiarire, è il movente dell’omicidio. Secondo alcune indiscrezioni, infatti, alla base del litigio tra la trentacinquenne e il suo ex amante ci sarebbe un tatuaggio a forma di piuma che la ragazza aveva fatto da poco tempo.

Ipotesi ancora da verificare.

Maria Iemmino Pellegrino

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L'autore: Maria Alfonsina Iemmino Pellegrino

Giovane dottoressa in Scienze della Comunicazione presso l'Università Degli Studi di Salerno. Lavoro come redattrice per Termometropolitico.it dal 2017. In redazione ho trovato terreno fertile per coltivare il mio immenso amore per la scrittura. Parole chiave: informare, trasmettere, creare.
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