Da sinistra e dal centro convergono verso il Pd. E la quotazioni quel grande “partito della nazione” auspicato da Renzi prendono quota. Almeno a sentire Gennaro Migliore, ex capogruppo di Sel poi fuoriuscito da Sinistra Ecologia e Libertà e Andrea Romano ancora esponente di Scelta Civica: entrambi accolgono con favore la proposta lanciata dal presidente dei dem, Matteo Orfini.
PD, MIGLIORE “MEGLIO DISCUTERE IN UNICO PARTITO” – L’invito del presidente dem Matteo Orfini ad entrare in un nuovo Pd “va incontro a una riflessione comune: da mesi penso che sia necessario costruire un unico grande campo democratico e un unico grande partito di sinistra di governo. Dopo le esperienze di coalizione di questi anni, mi sono reso conto che è meglio discutere in un unico partito che mettere ciascuno la propria bandierina per lucrare qualche punto percentuale”. Quello di Gennaro Migliore, ex capogruppo di Sel poi fuoriuscito dal partito di Vendola, “non solo è un sì” a quest’invito, ma “si devono accelerare i tempi”, dice in un’intervista a La Stampa. “La situazione politica necessita di un confronto serrato ed è importante che la sinistra possa rafforzarsi nell’esperienza del Pd” dice Migliore che afferma di non pensare “a un ritorno alle correnti, ma a un percorso per fare avvicinare persone nuove”. Nemmeno chiede cariche di governo: “C’è stato a lungo il tentativo di sminuire la nostra scelta politica dicendo che volevamo salire sul carro del vincitore. Ora si vede invece che non abbiamo contrattato nulla: abbiamo fatto quella scelta per convinzione profonda. Non è l’argomento del governo quello che ci interessa, ma la possibilità di incidere in questo partito rivoluzionato”.
ROMANO (SCELTA CIVICA) “ENTRARE NEL PD, LO DICONO ELETTORI” – “Gli elettori di Scelta civica hanno già risposto all’appello di Orfini a entrare nel Pd: secondo l’Istituto Cattaneo, nove su dieci dei nostri elettori hanno scelto Pd alle Europee”. Lo dice Andrea Romano, ex capogruppo di Sc alla Camera, in un’intervista a La stampa sull’invito del presidente dei dem ai centristi. L’obiettivo dovrebbe essere “creare un Pd 2.0, come l’ha definito il democratico Rughetti: un vero partito della Terza repubblica, in cui trovi posto non solo la cultura socialdemocratica, ma anche quella liberale che ha animato Scelta Civica”. A chi dice no alle “ammucchiate”, Romano risponde che “è legittimo che ci sia chi la pensa diversamente, d’altra parte Sc ha unito persone provenienti da percorsi diversi e lontani. Ma ricordo che lo stesso Monti ha detto che l’agenda Renzi somiglia a quella Monti, e che se il Pd fosse stato guidato da Renzi, Scelta civica non sarebbe nata. Io stesso sarei stato un elettore del Pd a guida Renzi”.