Tour di Matteo Renzi a Milano. In mattinata il premier ha visitato per la prima volta il cantiere dell’Expo a Rho. E non ha perso l’occasione di attaccare, ancora una volta, coloro che non credono all’Italia. I cosiddetti “gufi”.
ANCORA CONTRO I GUFI – “Grazie per quello che fate, questa è l’operazione chiave per il futuro dell’Italia”, ha detto Renzi ai lavoratori che ha incontrato. Gli operai e le operaie “non stanno semplicemente costruendo un’opera, non solo padiglioni, ma stanno costruendo e restituendo l’orgoglio a un Paese che ne ha bisogno come il pane; ce la faremo, non lasceremo il futuro ai gufi e a chi scommette sul fallimento. La tempistica dei lavori sarà rispettata: il 1° maggio 2015 sarà il “No Gufi Day”, un grande momento di orgoglio per l’Italia” ha detto il presidente del Consiglio.
FAME DI ITALIA – Il premier ha poi snocciolato numeri che lasciano ben sperare in vista dell’esposizione universale in programma il prossimo anno: “C’è una grandissima fame di Italia, grandissima voglia di questo Paese che sa dare bellezza. Finora hanno aderito 147 Paesi, 5 milioni i biglietti venduti. Dobbiamo darci un obiettivo in più, sarebbe molto bello entro l’inizio dell’evento arrivare a dieci milioni venduti”.
UE E DRAGHI – Poi il premier, riferendosi al richiamo dell’Ue all’Italia (“non avete una strategia, rischiate di perdere 40 miliardi”), ha ammesso: “Negli ultimi decenni abbiamo speso male i fondi europei. Io lo dico da anni. Utilizzarli meglio è un obiettivo di questo governo”. Da ultimo, Renzi ha ammesso di aver incontrato Draghi ieri mattina presso la residenza di campagna del governatore della Bce, a Città della Pieve in provincia di Perugia: “”Con Draghi ci vediamo periodicamente, era tutto già a posto da prima. L’Italia non è un ‘osservato speciale”.
IL TOUR CONTINUA – Nel pomeriggio Renzi è rientrato a Roma, in tempo per salutare Papa Francesco, in partenza per un viaggio in Corea del Sud. Questa sera invece è programma un incontro con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella sua tenuta di Castel Porziano: nell’agenda dell’incontro politica interna, situazione economica e tensioni internazionali. Domani invece tocca al Meridione, che Renzi visiterà passando per Napoli, Reggio Calabria e Palermo.