Sondaggi elettorali, un confronto, i minority report degli istituti, 17 settembre

Sondaggi elettorali, un confronto: i minority report degli istituti al 14 gennaio 2019

Sondaggi elettorali, un confronto, i minority report degli istituti

Sono ormai riprese le pubblicazioni di sondaggi elettorali da parte dei principali istituti, e naturalmente come sempre ne diamo puntualmente conto.

Ognuno può confrontare il valore dei partiti tra un sondaggio e un altro.

In questa rubrica però, come settimana scorsa, cerchiamo, con la collaborazione di Vincenzo Ruocco, di tracciare l’andamento dei sondaggi che si distaccano dagli altri per vedere successivamente chi ci aveva visto giusto col senno di poi e cercare di comprendere quali istituti fiutano i cambiamenti di umore dell’elettorato prima degli altri.

Sono stati soprattutto i grandi istituti che utilizzano ancora metodi tradizionali assieme al CAMI a uscire negli ultimi 7 giorni, e non vi sono dati clamorosi fuori dal coro.

Si può però segnalare una Lega stimata al 34% da Noto Sondaggi, in contrasto con la media del 31,5%. Di conseguenza il Movimento 5 Stelle è visto decisamente più debole che tra gli altri istituti.

Vedremo, se Noto pubblicherà sondaggi regolarmente, se confermerà questo minority report

 

Sondaggi elettorali, i minority report sull’opposizione

Il PD questa settimana subisce una oscillazione limitatissima. Tutti gli istituti lo stimano tutti intorno al 17%, c’è solo uno 0,4% di differenza tra il dato maggiore e quello minore.

Nel caso di Forza Italia rimangono invece delle discrepanze tra istituti. Il valore più basso è quello stimato da SWG, un 7,6% che è tuttavia maggiore del 6,9% della scorsa settimana. La media è del 9%, e quindi il dato di SWG rimane un minority report ma di modesta entità, che l’istituto ha dovuto ridimensionare dopo la scorsa settimana, e ora del resto con una discrepanza inferiore al 10,7% di Euromedia, che è sempre stata più tenera con il partito di Berlusconi.

Tra le forze più piccole naturalmente la varianza diminuisce. Segnaliamo il 3,5% attribuito da Noto sondaggi a Liberi e Uguali, è l’unico caso in cui la lista di Grasso è vista mantenersi al di sopra della soglia del 3%, mentre per tutti gli altri istituti è ormai intorno al 2,5%, a volte persino superato dagli avversari di sinistra radicale di Potere al Popolo, che invece è in progresso rispetto al 4 marzo.

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