Modello 730 integrativo 2018: scadenza, sanzioni e come farlo

Pubblicato il 15 Ottobre 2018 alle 00:19 Autore: Giuseppe Spadaro
Modello 730 integrativo 2018 scadenza sanzioni e come farlo

Modello 730 integrativo 2018: scadenza, sanzioni e come farlo

Scadenza 730 integrativo 2018 e come si fa


Il Modello 730 integrativo si presenta per correggere errori e rimediare ad omissioni contenute nel Modello 730. L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione  tre categorie di 730 integrativo: tipo 1, tipo 2, tipo 3. Molto spesso infatti capita che nel Modello 730 non vengano inseriti oneri deducibili o detraibili. A quel punto cosa è possibile fare? Presentare entro il 25 ottobre un Modello 730 integrativo.

Modello 730 integrativo, istruzioni per la presentazione

Il Modello 730 integrativo è a cura di un CAF o ad un professionista-consulente. Ciò deve avvenire anche se il modello precedente era stato presentato al datore di lavoro, all’ente pensionistico. E anche in caso di presentazione tramite il sito internet dell’Agenzia delle Entrate. Oppure è possibile presentare il modello Redditi Persone Fisiche entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta successivo.

In caso di assenza di dichiarazione dei redditi o errori sulla misura di oneri deducibili o detraibili va presentato un modello Redditi Persone Fisiche e pagare direttamente le somme dovute, compresa la differenza rispetto all’importo del credito risultante dal modello 730, che verrà comunque rimborsato dal sostituto d’imposta.

Modello 730 integrativo, i tre tipi

Come anticipato sono tre i tipi di Modello 730 integrativo. Il tipo 1 è per errori od omissioni la cui correzione comporta un maggior rimborso, un minor debito o l’invarianza contabile rispetto al 730 originario. La presentazione del Modello 730 integrativo non prevede la sospensione delle operazioni di conguaglio rispetto al modello ordinario.

Il tipo 2 si utilizza per la correzione dei dati del sostituto d’imposta. In particolare in questo caso la modifica o l’integrazione riguarda esclusivamente i dati del sostituto d’imposta, non forniti in maniera corretta in prima battuta. La variazione deve essere inviata dallo stesso soggetto che ha prestato assistenza fiscale e presentato il Modello 730.

Il tipo 3 è idoneo per errori oppure omissioni la cui correzione comporta un maggior rimborso, un minor debito ovvero un’imposta pari a quella derivante dal modello 730 originario ma di casi in cui il risultato non è mai stato conguagliato dal sostituto d’imposta in quanto non identificato correttamente nella dichiarazione ordinaria. Anche in questo caso dovrà lo stesso soggetto che ha seguito il contribuente nella presentazione del modello ordinario a presentare la modifica.

Modello 730 integrativo, sanzioni

Esistono vari tipi di sanzioni per l’omessa presentazione. Scattano dopo i 90 giorni. Vediamo quali sono. Se il soggetto è tenuto al pagamento di imposte la sanzione amministrativa va dal 120% al 240% (con minimo di 250 euro) dell’ammontare delle stesse.

La sanzione va dal 60% al 120% nel caso in cui il contribuente provveda a presentare una nuova dichiarazione entro i termini della dichiarazione per l’anno successivo; mentre rimane tra il 120% al 240% se non si provvede alla nuova presentazione. Per la sanzione dal 60% al 120%, applicabile alla dichiarazione presentata entro l’anno successivo, non è possibile alcun ravvedimento.

Se non sono dovute imposte o per l’omessa dichiarazione si applica la sanzione che varia tra i 250 e i 1000 euro. Se si presenta la dichiarazione entro i termini dell’anno successivo, la sanzione va da 150 a 500 euro. In caso di accertamento di maggiori imponibili rispetto a quelli indicati nella dichiarazione presentata oltre i novanta giorni dalla scadenza, ma entro il termine di presentazione della dichiarazione del periodo d’imposta successivo, è prevista la sanzione di omessa presentazione della dichiarazione nella misura compresa tra il 120% e il 250% dell’ammontare dell’imposta dovuta.

SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU FACEBOOK E TWITTER

PER RIMANERE AGGIORNATO ISCRIVITI AL FORUM

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
Tutti gli articoli di Giuseppe Spadaro →