Pensioni ultime notizie: Quota 100 e 40 anni e basta, rabbia Camusso
Pensioni ultime notizie: Quota 100 e 40 anni e basta, rabbia Camusso.
Camusso su Quota 100 a 40 anni. Le dichiarazioni
Sul fronte pensioni ultime notizie fanno risuonare le parole della leader Cgil Susanna Camusso, i suoi commenti alle recenti dichiarazioni di Salvini e Di Maio. Dichiarazioni reiterate che si rincorrono da un po’ di tempo, ma che potrebbero rappresentare solo slogan “da campagna elettorale”. Nelle loro apparizioni televisive, infatti, i due vicepremier hanno continuano a spingere sugli stessi temi cari ai loro partiti e ai loro elettori. Da un lato Matteo Salvini ha parlato di flat tax per le imprese e le partite Iva con aliquota Irpef al 15%. Dall’altro Luigi Di Maio ha focalizzato l’attenzione sul reddito di cittadinanza. Che non consisterebbe nel “dare i soldi alle persone per stare sul divano”. Sulle dichiarazioni recenti dei leader di Lega e M5S, è arrivato puntuale il commento di Susanna Camusso.
Pensioni ultime notizie: Camusso, “Slogan da campagna elettorale”
Per la leader Cgil i provvedimenti citati dai due vicepremier risultano “profondamente ingiusti”. E per quanto riguarda le misure da inserire nella prossima Legge di Bilancio, finora c’è molta improvvisazione. Che si compone di “slogan della campagna elettorale ricollocati nel contratto di governo”. La segretaria Cgil ha così fatto capire che quanto detto finora dal governo non convince. Perché si tratta di “annunci che si inseguono e si contraddicono”; tuttavia, “un progetto per il Paese non compare mai”. Critiche dalla Camusso anche nei confronti delle misure più quotate, come la pace fiscale e la flat tax. Il primo provvedimento viene ritenuto un “gigantesco condono di massa”; il secondo un modo per “ridurre le tasse a chi ha di più”.
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Pensioni ultime notizie: Quota 100, parla Camusso
Stringendo più sul tema pensioni, la Camusso nota come sembri che si tirino i numero come fossero al lotto. Infatti, un giorno si parla di 62 anni, un altro di 64. L’annuncio di Quota 100 rischia così di diventare una tombola. Andando invece a considerare più approfonditamente la misura, non ci sono grandi spiragli di cambiamento. La riforma potrebbe riguardare e beneficiare solo “una piccola parte”; ma per la Camusso “se si vogliono eliminare delle ingiustizie non lo si può fare soltanto per quella parte che rappresenti elettoralmente”.
Insomma, chi lavora non deve essere coinvolto in una caccia perenne alla pensione, una caccia che si trasforma ben presto in un inseguimento. Per questo motivo la leader Cgil pensa che se un soggetto lavora, “40 o 41 anni devono bastare”. Un ultimo pensiero anche alle nuove generazioni, le più condannate dalla Legge Fornero, condannate “a non avere una prospettiva previdenziale”.
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