Leggi razziali, Trieste: mostra a Milano? Polemiche dalla politica

Pubblicato il 19 Settembre 2018 alle 15:44 Autore: Cristina Maciariello
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Leggi razziali Trieste: mostra a Milano? Polemiche dalla politica

Il comune di Milano si è offerto di ospitare la mostra sulle leggi razziali “Razzismo in Cattedra”. Organizzata dal liceo Petrarca di Trieste poi “bloccata” dall’amministrazione triestina. Lorenzo Lipparini, assessore alla Trasparenza e Partecipazione meneghino ha dichiarato: “vogliamo invitare gli studenti del liceo Petrarca ad allestire la loro mostra in uno degli spazi espositivi del comune”.

La mostra sulle leggi razziali, progettata con la collaborazione dell’Università di Trieste, del Museo ebraico e dell’archivio di Stato, ha affermato la preside del liceo Petrarca Cesira Militello sul Piccolo, è importante che si tenga dove il Duce annunciò la promulgazione delle leggi razziali. Era il 18 settembre 1938.

Dunque, la Militello ha ringraziato per la disponibilità il comune di Milano e quello di Bari, insieme a tutte le scuole che si sono offerte di ospitare la mostra; poi ha aggiunto: “le altre esperienze, fuori dalla città, andranno benissimo; sarà anche divertente per i ragazzi se riusciremo a realizzarle; per il momento, però, siamo concentranti con tutte le nostre forze sulla realizzazione della mostra a Triste”.

Trieste, mostra sulle leggi razziali: le polemiche dalla politica

Gli organizzatori del progetto “Razzismo in cattedra” – doveva essere ospitato nelle sale del comune di Trieste dal 12 settembre – aspettano che si appiani la situazione con l’amministrazione. D’altra parte, la sospensione della mostra ha dato adito a non poche polemiche.

Anche il segretario del Pd Maurizio Martina ha espresso la sua solidarietà agli studenti che non sono riusciti a allestire la mostra: “non c’è futuro senza memoria; noi siamo qui per ricordare; non possiamo dimenticare le tragedie di quegli anni; perché su quelle tragedie è nata l’Europa, la nuova sovranità, la pace, la cooperazione tra i popoli”.

Trieste, una mostra per non dimenticare

Sull’importanza della memoria, nel triste anniversario dell’annuncio della promulgazione delle leggi razziali, si è pronunciato anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Ha scritto, ieri, in un tweet: “18/9/1938; una pagina buia per il nostro paese. Mussolini, a Trieste, annunciò l’imminente promulgazione delle leggi razziali. L’inizio di una persecuzione di tantissimi innocenti. A 80 anni dall’accaduto dobbiamo serbare memoria di questa ferita. Ricordare per non dimenticare”.

La mostra organizzata del liceo Petrarca di Trieste è stata “bloccata” per una locandina “troppo forte”; una foto d’epoca in bianco e nero di tre ragazze apparentemente spensierate, con libri e quaderni sotto braccio; coperte a metà dalla prima pagina del quotidiano Il Piccolo del 3 settembre 1938, dal titolo “Completa eliminazione dalla scuola fascista degli insegnanti e degli alunni ebrei”.

Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, non ha gradito la locandina. “Dico io, dobbiamo ancora sollevare quelle cose?” sembra abbia commentato. L’assessore comunale alla Cultura, Giorgio Rossi, in accordo con il sindaco ha scelto, dunque, di “muoversi con prudenza”, “memore di tutta una serie di precedenti, da una contestata mostra dedicata alla Palestina al recente manifesto della Barcolana”.

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