È iniziato intorno alle 9, con la visita all’azienda K4A spa Knowledge for aviation a Napoli, il tour del presidente del Consiglio Matteo Renzi in 4 città del Sud. Il premier ieri ha incontrato in serata il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e giovedì ha visto il presidente della Bce Mario Draghi.
PRIMA TAPPA NAPOLI – Nello Science center, distrutto da un incendio nel marzo 2013, Renzi, insieme con il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, e il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha firmato l’accordo per la ricostruzione della Città della Scienza e la bonifica di Bagnoli. “La Città della Scienza – ha detto il premier – è un investimento che vuole dimostrare che noi come Stato, come governo, crediamo in Napoli” e vediamo il progetto, per il quale saranno investiti 34 milioni di euro, “come un’occasione di crescita economica”. “La crescita non si fa abbassando i salari – ha proseguito Renzi – con la motivazione che saremmo più competitivi”. La soluzione “non è giocare alla meno peggio, ma scommettere sul capitale umano”.
PIL E GERMANIA – Relativamente alla crisi che ha rigettato il paese in piena recessione, il premier getta acqua sul fuoco: “Ho visto in questi giorni scenari inquietanti sull’Italia per aver fatto meno 0,2 di pil. Stamattina vedo che anche la Germania fa meno 0,2. Io farei a cambio volentieri in termini di dimensioni economiche, ma non è la percentuale dello ‘zero virgola’ che fa la differenza, ma è il clima di rassegnazione nell’opinione pubblica, di chi pensa, a cominciare dalle classe dirigenti, che tanto non cambierà mai”. Per Renzi oggi l’Italia è nelle condizioni, facendo le riforme che deve, di essere “guida in Europa e trascinare l’eurozona fuori dalla crisi”. Tutti però devono “fare la propria parte con convinzione e determinazione” per conquistare “la leadership in Europa”.
SBLOCCA ITALIA E SUD – In una lettera pubblicata dal Mattino, oggi Renzi ricorda l’agenda del governo che prevede impegni per il Sud nello ‘Sblocca Italia’ che il consiglio dei ministri dovrebbe varare a fine agosto. “Basta belle parole e note a piè di lista. O si riparte dalla realtà come progetto, dal lavoro comune come orizzonte, o la sfida del Sud – avverte il presidente del Consiglio – rischiamo ancora una volta di eluderla. E noi non abbiamo nessuna intenzione di farlo, non abbiamo intenzione di farci scappare questa grande opportunità di sviluppo e di futuro per l’Europa”.
NAPOLI, STRISCIONI PER RENZI SU TERRA FUOCHI E CITTÀ DELLA SCIENZA – “Renzi è a Napoli in piena emergenza roghi tossici, ma ignora la questione della Terra dei Fuochi”. Alcuni manifestanti appartenenti all’Associazione La Terra dei Fuochi, presieduta da Angelo Ferrillo, hanno distribuito un volantino all’esterno di Città della Scienza. I manifestanti sperano di poter incontrare Renzi, “per sbloccare una questione che interessa la sicurezza, la salute e l’economia di milioni di cittadini”. “Abbiamo provato per mesi a stabilire contatti con la sua segreteria e con il partito – si legge nel volantino – ciononostante non abbiamo avuto alcuna risposta”. All’esterno dell’area, i manifestanti fanno esposto uno striscione con l’immagine di uno dei roghi tossici e con cartelli appesi al collo lamentano che “le riforme messe in atto affondano l’Italia invece di farla ripartire”.
REGGIO CALABRIA – Verso le 13 il premier è giunto a Reggio Calabria, per presiedere una riunione per fare il punto sulla “cabina di regia” per la Regione. Matteo Renzi ha confermato gli impegni presi dal governo sul piano occupazionale e si è augurato che a novembre ci sia un nuovo presidente della Regione, dopo le dimissioni di Giuseppe Scopelliti a seguito della condanna a sei anni per abuso e falso in atti d’ufficio. Rassicurazioni anche sui posti di lavoro di Omeca-Finmeccanica, l’azienda dell’Ansaldo Breda: “Ho parlato con Moretti, l’azienda ha ordini e quindi lavoro fino a tutto il 2017. Quindi le preoccupazioni circa la chiusura della realtà lavorativa fino a tutto il 2017 non ci sono. E questo indipendentemente dall’assetto azionario”. Renzi ottimista anche a proposito del porto di Gioia Tauro – “sara’ comunque inserito nel progetto di rete tra i porti” – e del completamento dei lavori per il tribunale di Reggio Calabria. Da Renzi due parole anche sul colloquio di ieri con Napolitano: “Con il presidente c’è stato un incontro a 360 gradi su tutte le numerosissime questioni aperte, sullo scacchiere interno e internazionale. Definire autoritaria la riforma costituzionale richiede una fantasia straordinariamente strepitosa. Sono contento di vedere come il capo dello Stato abbia potuto constatare come il Senato l’abbia approvata in tempi davvero significativi”.
Primo presidente del consiglio in visita a Gela. Importante non essere l’ultimo. L’#italiariparte se il Sud #cambiaverso No rassegnazione
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 14 Agosto 2014
SICILIA – Dopo la Calabria, Renzi ha raggiunto la Sicilia, passando per Gela e Termini Imerese. Anche qui, il premier ha cercato di rassicurare: “Io non sono il demiurgo che arriva da fuori ma il capo del Governo e sono pronto a ricordare che dobbiamo dire basta alla rassegnazione”. Poi ha annunciato che “nelle norme dello ‘sblocca Italia ‘ci saranno interventi per la Sicilia, come ad esempio le infrastrutture ferroviarie Palermo-Messina-Catania ma anche Caltanissetta-Agrigento. Se riparte il Sud riparte l’Italia”. Dal premier Renzi una parola anche verso gli ex-operai Fiat di Termini: “Bisogna partire dal presupposto che non fare più macchine a Termini sarebbe una sconfitta. Siccome si son fatte bene, smettere di farle sarebbe un peccato”. E sulla data di scadenza della cassa integrazione degli operai, fissata al 31 dicembre, ammette l’urgenza: “Dobbiamo capire se esiste l’ipotesi di altri gruppi internazionali che possono venire qui a fare altro. Vediamo che succede”.
Termini Imerese. Le crisi occupazionali non vanno in ferie. Ma il Governo c’è e farà di tutto per riaprire lo stabilimento #italiariparte
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 14 Agosto 2014