Prezzo oro e argento a confronto: quotazione e prezzi massimi
Prezzo oro e argento a confronto: quotazione e prezzi massimi
L’oro e l’argento, si sa sono tra i beni rifugio principalmente utilizzati sul mercato.
In particolare il primo, visto che il secondo è utilizzato anche a livello industriale, nelle aziende manifatturiere, per tutta una serie di produzioni.
Il 2018 finora però non si è dimostrato generoso con chi aveva scelto di investire in queste direzioni.
L’oro è diminuito di circa l’8%, rimanendo inchiodato intorno a 1200 dollari l’oncia, oggi a 1207. All’argento è andata anche peggio. Con un calo del 18%. Facendo felici solo quei traders che hanno scelto di attivare posizioni “short”.
Previsioni di un rialzo entro l’anno prossimo, dopo tanti ribassi, si sono rincorse in questi ultimi mesi. E anche in questo momento verrebbe spontaneo pensare che possa essere il momento giusto per acquistare, soprattutto l’argento, oggi a 14,3 dollari l’oncia.
Eppure vi sono elementi che secondo gli analisti predicano prudenza. E anzi, possono essere un motivo di allarme per l’intera economia.
Prezzo oro e argento, in decollo il rapporto tra i due metalli
Parliamo del rapporto tra i prezzi dei due metalli. Che a causa del maggiore calo dell’argento ha raggiunto quota 85. Erano 25 anni che non era così alto.
Pensiamo solo che nel 2016 era 68 e nel 2011 addirittura 31.
La cosa è singolare anche considerando che la domanda d’argento fisico da alcuni anni ha nettamente superato l’offerta, proprio per il fatto che è richiesto anche dall’industria, e non solo dagli investitori.
Questa anomalia, ovvero la bassa quotazione dell’argento a dispetto della domanda vivace, ha fatto pensare ad alcuni che possa essere un segnale di futura crisi. Ovvero si prevede una minore attività industriale, quindi un calo della domanda anche d’argento e il mercato sconta già ora quello che potrebbe avvenire in futuro.
Se così fosse sarebbero cattive notizie per tutta l’economia, non solo per l’argento.
L’altra ipotesi è che la fine del QE in Europa dovrebbe rafforzare l’euro nei confronti del dollaro, e un dollaro più debole normalmente porta a una crescita delle quotazioni dell’oro, che a questo punto sarebbe previsto in crescita, ai danni proprio del’argento, che spesso sarebbe venduto proprio per acquistare il metallo più prezioso.
Vedremo nei prossimi mesi chi avrà ragione.
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