Legge 104: permessi e preavviso, quando possono essere negati

Pubblicato il 2 Maggio 2019 alle 06:22 Autore: Daniele Sforza

Come funzionano i permessi e il preavviso per chi beneficia della Legge 104? E i permessi possono essere negati? Andiamo a rispondere.

Legge 104: permessi e preavviso
Legge 104: permessi e preavviso, quando possono essere negati

Permessi Legge 104: come funziona il preavviso


Come abbiamo già visto in precedenti articoli sulla Legge 104, tra le agevolazioni consentite ai beneficiari spiccano i permessi retribuiti. Nell’ordine di 3 giorni al mese. Permessi che sono disciplinati dal testo della Legge 104 e che come tali non hanno bisogno di giustificazioni o documentazione da presentare. A patto che siano utilizzati per i fini previsti dalla 104. Come riporta anche l’Inps i permessi retribuiti spettano a lavoratori dipendenti disabili in situazione di gravità; genitori di figli disabili in situazione di gravità; coniugi o parenti e affini entro il 2° grado di familiari disabili in situazione di gravità. Ed entro il 3° grado se il convivente del familiare disabile sia over 65 o anch’egli invalido.

Ai lavoratori disabili in situazione di gravita spettano 3 giorni di permesso mensile, che possono essere anche frazionabili in ore; ma anche riposi orari giornalieri di 1-2 ore, in base al tipo di contratto (full time o part time). I 3 giorni di permesso spettano inoltre ai genitori di figli disabili in situazione di gravità, anche adottati o in affido. Così come ai parenti e agli affini fino al secondo grado. Per quelli al terzo grado spettano solo nel caso in cui i genitori o i conviventi dei soggetti disabili siano over 65 o anch’essi affetti da patologie invalidanti.

Legge 104: permessi possono essere negati?

I permessi retribuiti mensili possono essere negati? I 3 giorni di permesso mensili retribuiti sono un diritto previsto dalla Legge 104 e come tale non è possibile richiedere delle giustificazioni che attestino la validità di questi permessi. Di norma il datore di lavoro pubblico e privato non può negare la fruizione dei permessi 104; ma ovviamente il soggetto deve possedere i requisiti necessari e presentare dunque apposita documentazione. Il diritto ai permessi 104 può essere negato solo se la documentazione presentata dal soggetto non risulti idonea alla fruizione dei permessi.

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Permessi Legge 104: come funziona il preavviso

In merito al preavviso per la fruizione dei permessi 104 bisogna ricorrere alle varie sentenze di giurisprudenza, perché di fatto non esiste una norma precisa che abbia disciplinato la questione. Possiamo quindi fare riferimento alla circolare Inps n. 13/2010. Qui all’articolo 7 si legge quanto segue. “Salvo dimostrate situazioni di urgenza, per la fruizione dei permessi, l’interessato dovrà comunicare al dirigente competente le assenze dal servizio con congruo anticipo; se possibile con riferimento all’intero arco temporale; al fine di consentire la migliore organizzazione dell’attività amministrativa”. Ovviamente il congruo anticipo non è definito e pertanto risulta essere un concetto relativo; nonché possibile motivo di tensioni.

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Generalmente le norme sul preavviso sono stabilite all’interno degli enti o delle amministrazioni. E sovente stabiliscono un determinato lasso di tempo in anticipo per la richiesta e l’organizzazione dei giorni di permesso mensile. Ciò ai fini di una efficiente organizzazione del lavoro, come previsto anche dalla circolare Inps sopraccitata. Si tratta in ogni caso di regolamenti interni e dunque stabiliti privatamente, vista l’assenza di una norma unica in materia.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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