Pace contributiva e pensione anticipata con riscatto contributi, la proposta
Cosa vuol dire pace contributiva e chi sono i beneficiari
Nuova proposta della Lega sul fronte pensioni. Si parla di pace contributiva e pensione anticipata con riscatto dei contributi. Alla fine del vertice leghista, una nota ha riferito i contenuti di cui si è parlato; in primis, Quota 100, che sarà realizzata “in modo efficace e ragionevole”. Infatti, la misura (previsti 62 anni di età e 38 di contributi, ma il dato è ancora da confermare) sarà “effettiva, ma anche con oneri sopportabili per la finanza pubblica”. Inoltre, si legge nella nota, “sarà realizzata con misure di buon senso, compresa la pace contributiva nell’ottica di favorire l’aumento volontario della contribuzione da parte dei lavoratori”. Ma, in parole povere, in cosa consiste la proposta della Lega?
Pace contributiva: cos’è e come funziona
In base alle prime informazioni raccolte da questa soluzione si evince che sarà possibile andare in pensione in anticipo tramite il riscatto dei contributi dal 1996 in poi. Si tratterebbe perciò di una misura che non intaccherebbe troppo le casse dello Stato. E che consentirebbe a chi lo vuole di accedere anticipatamente alla pensione tramite il versamento volontario dei contributi. La novità rispetto al sistema attuale è che sarà possibile riscattare “tutti” i periodi di tempo non coperti dal 1996 in poi. Il versamento volontario dei contributi consentirà di recuperare quelle risorse necessarie per finanziare la riforma delle pensioni.
Dopo la pace fiscale, nel campo della riduzione delle tasse, la pace contributiva può essere un altro tassello che si aggiunge al puzzle (in via di definizione) della riforma pensioni. Ma quanto costa questo riscatto? Come scrive La Legge Per Tutti, utilizzando il calcolo contributivo, “per ogni anno riscattato è necessario applicare l’aliquota vigente nella gestione previdenziale a cui appartiene l’iscritto (33% per i dipendenti) per il reddito imponibile negli ultimi 12 mesi”. In caso di annualità non intere, l’imponibile di riferimento dovrà essere relativo all’ultimo mese o settimana. Sul versamento dei contributi non pagati potrà essere effettuato uno sconto, in particolare per il recupero degli anni universitari. La misura, secondo le ultime voci, sarebbe rivolta in particolare ai lavoratori autonomi. Per ciò che concerne i liberi professionisti, invece, sono previste “regole di calcolo particolari”.
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Pace contributiva e pensione anticipata: le ultime notizie
Dovrebbe essere un pacchetto ricco quello sulle pensioni proposto dal governo e che confluirà nella prossima Legge di Bilancio. Al momento si sta tentando di trovare soluzioni low cost o a costo zero, che assecondino i desideri dei potenziali pensionandi, ma che potrebbero non accontentare tutti. “Se l’anno prossimo riusciremo a mandare 300-400 mila italiani in pensione, penso che avremo fatto un buon lavoro”, ha affermato il vicepremier Matteo Salvini. Non è un caso che lo studio su Quota 100 sia lungo e ampio. Per ora si parla di diverse combinazioni che partono da 62 anni di età e 38 di contributi fino a 65 anni e 35 di contributi.
Oltre alla Quota 100 effettiva di cui sopra e al versamento (riscatto) volontario dei contributi, si parla anche di una mini misura che coinvolgerebbe solo alcune categorie di lavoratori. E che consentirebbe l’uscita anticipata di 5 anni, favorendo il turnover generazionale e compensando le uscite aziendali (i costi sarebbero infatti scaricati sulle imprese) con incentivi per le nuove assunzioni di giovani lavoratori.