Olimpiadi di scacchi sconvolte da morti misteriose
Sembra di essere finiti in un giallo di Agatha Christie, o in un’avventura del mini detective Conan, eppure è la misteriosa realtà: due concorrenti alle olimpiadi di scacchi sono morti in circostanze non del tutto chiare.
La 41° edizione delle olimpiadi di scacchi si stanno svolgendo a Tromso in Norvegia e radunano i migliori giocatori mondiali e migliaia di fans oltre che di sportivi appassionati al “gioco più violento del mondo” parafrasando Kasparov. Nonostante l’uso frequente del secondo appellativo più in voga per riferirsi agli scacchi – noiosi – quest’anno la manifestazione sta attirando su di sé più attenzioni di quante ne avrebbe avute naturalmente. Il motivo? Nel corso della manifestazione sportiva sono morti due partecipanti in circostanze misteriose.
Il primo è stato il giocatore svizzero Kurt Meier, rappresentante delle isole Seychelles, che si è accasciato al suolo nel bel mezzo di una sfida. A nulla sono serviti i primi soccorsi, l’olimpionico è stato trasportato con urgenza all’ospedale più vicino dove è deceduto poco dopo l’arrivo. L’accaduto ha suscitato sgomento e le sfide sono state interrotte per alcune ore.
Terminata la competizione, durante il brindisi in onore dei vincitori (i cinesi per la categoria maschile, le russe per quella femminile), una sorte ben più amara è toccata ad uno degli sfidanti Uzbekistan. Il concorrente è stato rinvenuto privo di vita nella camera dell’Hotel dove alloggiava.
Secondo le prime dichiarazioni della polizia, entrambe le morti sarebbero riconducibili ai problemi cardiaci causati dall’enorme e schiacciante peso dello stress a cui sono sottoposti i giocatori di scacchi, ma le autopsie potrebbero aprire altri fronti delle indagini. In effetti non si tratterebbe dei primi casi: nel 2000 il lettone Bagirov morì durante un torneo in Finlandia, mentre il campione australiano Rogers ha preferito ritirarsi dalle competizioni seguendo il consiglio del suo cardiologo.