“Renderei obbligatorio l’Erasmus. Ovviamente non a carico delle famiglie. Devono essere gli Stati che spingono le università a mandare all’estero i loro studenti”. Se il ministero disponesse di fondi illimitati, così li impiegherebbe il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini che per ora annuncia, in un’intervista al Messaggero, che “da quest’anno il ministero darà più finanziamenti a quelle università che promuoveranno l’Erasmus più delle altre”.
In vista dell’inizio dell’anno scolastico, dice Giannini, “ho avuto diversi incontri preparatori con il presidente del Consiglio e stiamo studiando insieme una serie di proposte innovative per la scuola”. “Faccio parte di un governo per il quale la scuola è fondamentale e la dimostrazione è che sono stati investiti tre miliardi e mezzo di euro per gli edifici scolastici, sono previsti diecimila interventi per i prossimi due anni”.
“La scuola superiore (così come la primaria) – secondo il ministro – in Italia è ancora di qualità. Insegna ancora un metodo e ha pochi rivali ma è insopportabile che le nostre scuole diplomino giovani che non sanno parlare una lingua straniera”. Su questo “dobbiamo impegnarci in un lavoro alle origini, sin dalle elementari”. E la matematica può diventare ‘materia glamour’? Dopo la medaglia Fields a Maryam Mirzakhani, “spero – dice il ministro – che anche le ragazzine italiane la vedano come un’opportunità”.