“Siamo in una fase di recupero del primato della politica che è la cifra, la novità di questo governo. Con l’esecutivo Monti eravamo in una fase di suprema sostituzione di sovranità nazionale. Tant’è che il nostro governo agiva sostanzialmente su una condizione di resa di fronte all’incapacità di governare il Paese”. Lo afferma Fabrizio Barca, ex ministro del governo Monti e voce critica nel Pd, in un colloquio con la Stampa, nel quale sottolinea che ora però “ci vuole uno choc. Il mondo, infatti, non è mai uscito da un equilibrio perverso senza una rottura, un conflitto, una lotta. Per questo che ci piaccia o no in democrazia servono i partiti”.
Oggi, aggiunge, “l’Italia sta certamente meglio, e in misura molto rilevante lo deve al lavoro fatto dal governo Monti”. Quello che manca al Paese, a suo giudizio, è una “risoluta concorrenza e una guida da parte dello Stato, nel senso di amministrazione centrale, facendo saltare le posizioni di rendita che già si erano accumulate negli anni ottanta”. Barca si riferisce “alle concessioni improprie, alle privatizzazioni malfatte, alla necessità di un rafforzamento di guida dell’amministrazione centrale sui lavori pubblici, turismo, e ambiente”.