Decreto sicurezza e immigrazione 2018 in punti, ecco cosa cambia

Decreto sicurezza e immigrazione 2018 in punti

Decreto sicurezza e immigrazione 2018 in punti, ecco cosa cambia.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato all’unanimità il Decreto Sicurezza. L’annuncio è stato dato sui social dal vicepremier Matteo Salvini. Molti i temi toccati e diverse le novità e i cambiamenti in tema sicurezza e immigrazione. Sulla sua pagina Facebook, il ministro dell’Interno ha commentato con soddisfazione il traguardo raggiunto. “DecretoSalvini Sicurezza e Immigrazione. Alle 12,38 il Consiglio dei Ministri approva all’unanimità! Sono felice. Un passo in avanti per rendere l’Italia più sicura. Per combattere con più forza mafiosi e scafisti; ridurre i costi di un’immigrazione esagerata; espellere più velocemente delinquenti e finti profughi; togliere la cittadinanza ai terroristi; per dare più poteri alle Forze dell’Ordine. Dalle parole ai fatti, io vado avanti!”. Ma cosa contiene il tanto atteso decreto Sicurezza? Andiamo a elencare i punti chiave più importanti.

Decreto sicurezza 2018: i punti chiave sull’immigrazione

Cominciamo dal tema dell’immigrazione, uno dei più sentiti da Salvini e dal suo partito. Già stamattina il ministro dell’Interno aveva solleticato i “mal di pancia” di chi con questo decreto non riuscirà più a fare soldi con l’immigrazione clandestina. Ma quali sono le principali novità in merito?

La mappa regionale delle immigrazioni in Europa.

Decreto sicurezza 2018: i temi chiave sulla Sicurezza

Mentre il capitolo sull’immigrazione consta di 17 articoli, quello sulla sicurezza ne conta 38. Il vicepremier Salvini ha affermato che con il calo dell’immigrazione clandestina potrà ricavare un risparmio tale da garantire l’incremento di unità nelle forze dell’ordine. Andiamo a vedere gli aspetti principali sul tema sicurezza.

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