Cicchitto: “Inviare armi ai curdi non serve a niente”
“Chi pensa di risolvere l’emergenza in Iraq armando i curdi si illude”. È il giudizio espresso dal presidente della commissione Esteri della Camera, Fabrizio Cicchitto. “In primo luogo -dichiara l’esponente del Ncd- bisogna fornire di aiuti umanitari le popolazioni colpite in Iraq da un genocidio messo in atto dalle truppe dell’Isis. In questo quadro bisogna anche fornire tutti gli aiuti possibili alla Giordania che viene a trovarsi in una condizione difficilissima da moltissimi punti di vista, in primo luogo per avere sul suo territorio milioni di rifugiati storicamente palestinesi e adesso anche dalla Siria”.
“Detto tutto ciò -prosegue Cicchitto- è bene che in Europa e negli Usa nessuno pensi che fornendo un po’ di armi ai Peshmerga questi siano in grado di risolvere un problema che è innanzitutto dell’Occidente nel suo complesso. Nessuno può dimenticare, in primo luogo, che i curdi da sempre stoppati da tutti e perseguitati dai turchi, sono abituati alla guerriglia e non a condurre una guerra contro un esercito armatissimo come è quello dell’Isis che si è impadronito di una larga parte delle dotazioni militari fornite dagli Usa all’esercito iracheno”.
“Di conseguenza la fornitura di armi ai curdi può servire a tamponare transitoriamente la situazione che va affrontata in ben altro modo dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti che altrimenti si troveranno a dover fare i conti con una entità militare e fanatico-religiosa assai più pericolosa della tradizionale Jihad islamica. Che poi questa esplosione di terrorismo islamico trovi addirittura in Italia nel M5S chi la esalta o vuole farsene mallevatore politico è il segno -conclude Cicchitto- che tragicamente alla follia non c’è limite”.