Rischi e problemi prelievo conto corrente
Conto corrente: prelievo e versamento, tutti i rischi poco noti
Rischi conto corrente: cosa c’è da sapere
Avere i soldi su un conto corrente è così vantaggioso come un tempo? Quali sono i rischi di avere i soldi in un conto, magari in una sola banca? Insomma, quanto è veramente affidabile un conto corrente bancario da dove effettuare versamenti e prelievi e dove farsi accreditare bonifici? Ci sono dei rischi poco noti, al di là delle truffe di phishing o smishing di cui gli istituti bancari sono spesso vittime anch’esse. I rischi più grandi avvengono in caso di crisi finanziaria; e vista la recente storia, le testimonianze sotto questo aspetto sono molteplici. Ma andiamo a valutare le conseguenze rischiose collegate al conto corrente che risultano poco note agli stessi correntisti.
Conto corrente: rischi in caso di crisi
Il rischio più comune che può sopraggiungere avviene in periodo di crisi, ovvero nel momento in cui un istituto cade in una condizione critica che non gli permette di garantire al suo cliente il saldo disponibile, parziale o intero. Chi investe in azioni e in obbligazioni è certamente il soggetto che rischia di più al verificarsi di un’eventualità del genere. Infatti, nell’ipotesi di crisi bancaria esiste una via d’uscita che salvaguarda le somme inferiori a 100 mila euro (200 mila se il conto è cointestato). Questa tutela si chiama Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
Lo Stato non offre più quella tutela un tempo garantita. Questo significa che in caso di crisi spetterà alla banca risanare i debiti, agendo così su determinate categorie di clienti, in primis azionisti e obbligazionisti come abbiamo visto sopra. I risparmiatori, insomma, rappresentano l’ultima categoria “a rischio”, se sul conto possiedono più di 100 mila euro. Il consiglio? Avere meno di quella somma su un conto: in caso di somme supplementari, ripartirle tra più conti correnti.
Un altro rischio in caso di crisi generale risale a qualcosa di già avvenuto. Il prelievo straordinario dai conti correnti da parte dello Stato, come già avvenne nel 1992 con il governo Amato. Un “furto”, come gridarono in molti, una possibilità concreta in situazioni critiche. Non solo: in caso di crisi economica del Paese, si potrebbe optare per delle limitazioni ai prelievi. Ricordate le lunghe file agli ATM durante la crisi che investì la Grecia (e non solo)?
Rischi conto corrente: l’inflazione
Nonostante i vincoli ancorati all’Unione europea, l’inflazione resta un problema serio che influisce sul potere di acquisto. I soldi che giacciono sul conto corrente oggi, domani varranno di meno semplicemente perché al di fuori i prezzi aumentano. Questo significa che il potere di acquisto del correntista diminuisce. Qui il consiglio è un investimento che consenta di far fruttare i soldi dormienti. Si parla di investimenti a titolo sicuro per chi non vuole rischiare; per investire su strumenti più rischiosi, invece, è preferibile puntare sempre a istituti di credito grandi e robusti; insomma, resistenti alle intemperie economiche e finanziarie.
Rischi del conto corrente: il pignoramento
Se il correntista è debitore di un soggetto, quest’ultimo può procedere con il pignoramento del conto corrente. Si tratta di un’azione estrema, che tuttavia deve seguire una procedura ben precisa, come ad esempio una comunicazione preventiva all’istituto di credito e quindi al debitore stesso. Quest’ultimo si vedrà così il conto corrente “preso in ostaggio”, esattamente come lui stesso aveva “preso in ostaggio” i soldi del creditore. Il conto sarà così in balia del creditore finché la somma dovuta non sarà restituita, prelevata direttamente da eventuali bonifici e accrediti in arrivo sul conto.
Per alcune categorie di soggetti (lavoratori dipendenti e pensionati) permangono alcune scappatoie, che consentono di poter usufruire di certe somme, per cui è comunque previsto un tetto, depositate sul proprio conto.
Conto corrente: i controlli del fisco
Abbiamo spesso trattato l’argomento dei potenziali controlli del fisco sui versamenti sul conto corrente. La lente del fisco andrà a focalizzarsi soprattutto su quei soggetti che pur avendo somme non ingenti sul proprio conto, hanno uno stile di vita non consono al proprio reddito. Insomma, una stretta sull’evasione fiscale. I controlli potrebbero ricadere anche su chi percepisce un certo accredito ogni mese sul proprio conto e non preleva quasi mai nulla. Questa condotta potrebbe far presupporre che il soggetto in questione, non vivendo d’aria, debba pagare le spese di primaria necessità attingendo da altre fonti (leggasi: lavoro in nero). Partendo da questo presupposto potrebbe così partire l’accertamento, da cui il soggetto sarà costretto a difendersi portando prova documentale del suo stile di vita, commisurato alla propria situazione economica.
Versamenti e prelievi: controlli del Fisco al via. Chi rischia.
Rischi conto corrente: le truffe
Lo abbiamo accennato all’inizio di questo articolo e di fatto le truffe ricadono nella sfera dei rischi più noti. Basta una clonazione della carta, un furto di dati sensibili, una mail sospetta in cui far cadere in trappola il correntista perché in pochi minuti il conto si svuoti del tutto. I consigli in questo caso sono sempre gli stessi. Diffidare degli sms, dei messaggi e delle e-mail sospette (sgrammaticate, per lo più); queste ultime, pur avendo una grafica simile a quella della propria banca, invitano a scaricare allegati o a cliccare su link sospetti per poi agire con il furto di dati personali. Una banca non chiederebbe mai questi dati via mail, pertanto è sempre meglio contattare il proprio istituto di credito quando avvengono comunicazioni di questo genere. Anche per segnalare il tentativo di truffa che agisce per loro nome.
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