Detrazioni fiscali 2019: taglio delle agevolazioni in vista, ultime ipotesi
Detrazioni fiscali 2019: taglio delle agevolazioni in vista, ultime ipotesi
Agevolazioni Irpef in Legge di Bilancio, cosa potrebbe sparire
Un destino infausto va incontro alle detrazioni fiscali nel 2019. Tagli alle agevolazioni sono previste per finanziare le misure principali del governo Lega-M5S. Stiamo ovviamente parlando del reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza; parimenti della Quota 100, la prima fase che porterà al superamento graduale della Legge Fornero. E per concludere la flat tax, che almeno in un primo anno dovrebbe essere riservata solo alle imprese.
Il calendario degli appuntamenti è fitto: si attende nelle prossime ore la nota di aggiornamento al Def, mentre entro il 20 ottobre la Legge di Bilancio arriverà in Parlamento. Al momento la coperta è corta e vanno trovate risorse. Queste ultime potranno essere reperite proprio tramite il taglio alle detrazioni fiscali. L’ipotesi è concreta ed è stata anticipata dal Corriere, che approfondisce l’argomento.
Detrazioni fiscali 2019: agevolazioni a rischio, ecco quali
Con ogni probabilità il muro dell’1,6% di deficit sarà infranto di qualche 0,1 o 0,2 punto percentuale. Ma al di là dei numeri, quali sono le agevolazioni fiscali maggiormente a rischio? La detrazione del 19% sulle spese mediche, così come sugli interessi sul mutuo sulla prima casa e sulle spese universitarie, potrà essere ridotta al 17%. Naturalmente le conseguenze non risulteranno visibili nel 2019, ma nel 2020, quando andranno presentate le dichiarazioni dei redditi relative all’anno precedente.
Si parla anche un intervento sulle pensioni, con una penalizzazione variabile tra lo 0,5% e l’1,5% per ogni anno prima della maturazione dei requisiti per accedere alla pensione.
Detrazioni fiscali 2019: conti a rischio?
Ovviamente il taglio alle agevolazioni fiscali non potrà bastare. Non è un caso che tutte le misure contenute nel programma di governo congiunto Lega-M5S abbiano subito delle modifiche sostanziali nel corso del tempo. E così Quota 100 non sarà più la semplice somma tra età anagrafica e contributiva, ma saranno introdotti dei paletti ben precisi sotto diversi aspetti. Allo stesso tempo, come scritto sopra, la flat tax non entrerà a regime pieno per persone fisiche e partite Iva nel primo anno. E il reddito di cittadinanza potrebbe richiedere requisiti piuttosto stringenti per averne accesso.
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