Assunzioni ponte Genova: 500 posti per l’emergenza. I requisiti
Assunzioni ponte Genova: 500 posti per l’emergenza. I requisiti
La bozza del decreto legge Genova porta con sé un piano assunzioni presso gli enti locali liguri per far fronte al crollo del ponte Morandi.
Le assunzioni, recita il testo, sono necessarie per gestire il grave stato di emergenza che sta vivendo la città da oltre un mese; nonché operare in seguito al cedimento del tratto del viadotto Polcevera dell’autostrada A10.
Le assunzioni negli enti locali della Regione Liguria saranno effettuate entro il 2019; tramite concorsi pubblici e liste di graduatorie di concorsi già effettuati in precedenza.
In attesa del vaglio del Quirinale, che dovrebbe avvenire al massimo venerdì stando alle parole del Ministro Di Maio, possiamo rifarci al testo della bozza del decreto legge nella parte riguardante il piano assunzioni.
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Assunzioni ponte Genova: 500 posti per l’emergenza. I requisiti
Dunque, “per far fronte alle necessità conseguenti all’evento – la Regione Liguria; la Città metropolitiana di Genova; il Comune di Genova; gli enti del settore regionale allargato; le società pubbliche e in controllo di regione e comune – possono assumere in totale – con contratti di lavoro a tempo determinato – ulteriori unità di personale con funzioni di protezione civile, polizia locale e di supporto all’emergenza; fino a 250 unità per ciascuno degli anni 2018 e 2019; in deroga ai vincoli di contenimento della spesa di personale previsti dalla normativa vigente”.
Quindi, la bozza del decreto Genova continua: “Le assunzioni sono effettuate con facoltà di attingere dalle graduatorie vigenti; anche di altre amministrazioni; formate anche per assunzioni a tempo indeterminato, per profili professionali compatibili con le esigenze”. Ed è laddove, e nel caso in cui, non risulti individuabile personale del profilo professionale richiesto presso le graduatorie esistenti che verranno banditi concorsi pubblici; anche per soli titoli, “sulla base di criteri di pubblicità; trasparenza e imparzialità; anche semplificati”.