Cachet stellari, suite presidenziali e aereo privato: i ‘capricci’ di Hillary Clinton
Hillary Clinton nuovamente nella bufera per via dei suoi “capricci”. Dopo la valanga di accuse piombate addosso alla Clinton due mesi or sono a causa dei faraonici cachet richiesti dall’ex first lady per i discorsi tenuti qua e là negli Usa, ora nel mirino dei suoi avversari politici (ma non solo) ci sono i benefit non proprio spartani pretesi dalla Clinton per ogni conferenza in cui è invitata ad esporre il suo autorevole (e costosissimo) parere.
Aereo privato (un Gulfstream 450 dal valore di 39 milioni di dollari oppure un velivolo più grande), 225 mila dollari di cachet, suite presidenziale, tre stanze attigue per lo staff e altre due per i collaboratori incaricati di effettuare i necessari sopralluoghi. Questi i dettagli del preventivo stilato dallo staff dell’ex segretario di Stato in occasione di un discorso che la Clinton ha tenuto il 13 ottobre 2013 alla cena annuale della University of Nevada – Las Vegas Foundation e pubblicato dal Las Vegas Review-Journal. Ma tra le richieste della prossima candidata democratica alla Casa Bianca figurano anche ricariche telefoniche, bollette, e pasti a carico dell’organizzazione ospitante, più 500 dollari cash per eventuali spese non previste.
Le nuove polemiche sulle spese della Clinton seguono quelle che due mesi fa incendiarono la vigilia della pubblicazione del suo libro di memorie dal titolo “Hard choices“. Destò scalpore, all’epoca, la scoperta dell’entità del suo compenso: tra i 200 mila e i 300 mila dollari per ogni discorso tenuto dalla candidata democratica. Il suo staff aveva tentato di neutralizzare il vespaio di critiche sostenendo che quei soldi sarebbero andati alla Bill, Hillary & Chelsea Foundation, l’organizzazione benefica attiva in tutto il mondo gestita dalla famiglia Clinton. La stessa Hillary aveva poi aggiunto che dopo la scadenza del mandato presidenziale di Bill la sua famiglia si trovava in condizioni economiche difficili a causa delle spese sostenute per difendere l’ex presidente dagli attacchi avversari e che quindi aveva bisogno di far cassa: motivazioni che però non bastarono per mettere a tacere le accuse.
Ora, emersi nuovi dettagli sulle sue spese folli, diventa ancora più complicato per la Clinton districarsi dal ginepraio delle polemiche. E la strada per la Casa Bianca è sempre più ripida.