Luigi Di Maio: #dimaioabolisce, quando la politica su Twitter diventa farsa
Impazza su Twitter l’hashtag – corroborato dalle ultime (più o meno) asserzioni del vicepremier – pronunciate in occasione del suo intervento a Porta a Porta. «Con questa manovra, con questa legge di bilancio, avremo abolito la povertà» ha sentenziato Luigi di Maio; promettendo poi che allo scattare del 31 dicembre, con l’approvazione della nuova manovra economica, anche questa gravosa piaga sociale sarà finalmente scongiurata.
Il vigore delle parole del ministro dello sviluppo economico non ha tardato a riverberarsi anche sui social; che diventano, sempre più chiaramente a assoluti depositari delle istanze dell’opinione pubblica.
Luigi DI Maio: #dimaioabolisce in tutte le sue forme
Che il capo del movimento pentastellato avesse affidato la propria popolarità, facendosi benvolere dai cittadini che l’hanno sostenuto, anche alle promesse di tagli sugli sprechi è assodato. Tra le zavorre che ancorerebbero il Paese ad uno stato di persistente indigenza, Di Maio ha annoverato il Mondiale di Volley Maschile; le impronte digitali che le questure erano tenute a raccogliere; almeno 400 leggi per snellire la burocrazia (a cui aveva dedicato un portale: leggidaabolire.it).
Ancora, aveva preso con gli imprenditori l’impegno dell’abolizione dello spesometro; affiancata dall’annessa rinuncia al redditometro; strumenti risultati inutili alla luce dell’analisi di Luigi Di Maio.
Si sarebbe dovuto tagliare anche su tecnologie e database nati per rispondere alle esigenze di monitoraggio delle prassi burocratiche; ritenuti essere assai maggiori, in numero, rispetto alla loro reale utilità. Anche dopo il risultato positivo delle elezioni il Vicepremier ha alimentato la lista dei tagli; fino a diventare virale sui social per la propensione alle disposizioni anti-sprechi.
Gli utenti di Twitter hanno reso questo tratto distintivo della sua politica ancora più ironico. C’è chi è stato più o meno beffardo; come ad esempio “Manca poco all’abolizione della povertà; ma siamo altrettanto vicini all’abolizione dell’intelligenza“. Un altro utente: “Non capisco tutta questa ironia su “aboliremo la povertà.” Hanno abolito l’intelligenza; perché non dovrebbero farcela con la povertà?“). Insomma, l’effetto è quasi sempre, indipendentemente dalle prese di partito, divertente e satirico.
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#dimaioabolisce, anche Renzi riprende l’hashtag
Tra vitalizi, auto blu e tagli alla spesa, il copioso elenco di Di Maio è stato reinterpretato dalla rete con un pieno di inventiva; “Egregio @luigidimaio avrei una richiesta: considerando che siamo ormai in autunno non potrebbe per favore procedere anche all’abolizione delle zanzare? Sono convinta che il popolo italiano gliene sarebbe immensamente grato! Grazie!” commenta un’altra utente.
Accanto a quelli della community, hanno riscosso successo (e indignazione) i tweet dell’alter ego del Vicepremier dal nickname Lulgi Di Malo; “Ricordo a tutti che l’abolizione dell’ordine dei giornalisti è sempre stato un nostro cavallo di battaglia. Basta esami e iscrizioni; servirà solo un colloquio audio whatsapp con #Casalino“.
La popolarità del #dimaioabolisce raggiunge anche vette più elevate; al punto che, a fare proprio l’hashtag, è stato l’ex segretario del PD, Matteo Renzi: ” #dimaioabolisce persino la logica. Di Maio grida al complotto per Ermini al CSM e non ricorda che Ermini è stato eletto anche coi voti grillini (723!); Ermini è stato poi scelto DAI GIUDICI come VicePresidente. Per ora vige ancora la Costituzione; non la piattaforma Rousseau “. Questa la risposta a quanto aveva polemizzato Di Maio sul proprio profilo Facebook, riguardo la nomina di David Ermini; per Di Maio, ha tutta l’aria di un’elezione politicizzata, frutto dell’essere “renzianissimo deputato fiorentino del Pd”.