Flat Tax e aumento IVA 2019: ecco il piano del governo. La bozza PDF
Flat Tax e aumento IVA 2019: ecco il piano del governo. La bozza PDF
Aumento Iva e flat tax estesa, cosa ci attende nel 2019?
Ormai è noto che il governo italiano ha deciso di far salire il deficit al 2,4%, andando allo scontro con chi potrebbe investire in Italia, come testimoniato dallo spread schizzato al rialzo del 12%. Ma le notizie più interessanti riguardano quelle su “flat tax” e aumento IVA, presenti nella bozza del Piano di Nazionale di Riforme scritta dal governo (pdf).
Flat Tax in cambio di un aumento dell’IVA
Il governo ha intenzione di spostare il carico fiscale dal lavoro ai consumi, in linea con le raccomandazioni dell’OCSE. In particolare il governo prevede di arrivare ad una graduale riduzione delle aliquote IRPEF e ad un aumento di quelle IVA.
In particolare si legge nella bozza: “…la graduale introduzione della flat tax […] sarà coperta da una riduzione delle spese fiscali e da una rimodulazione delle aliquote IVA”. Rimodulazione è evidentemente una foglia di fico per nascondere la parola “aumento”.
Flat Tax: qualche dettaglio
Nel piano di riforma del governo si legge che per le persone fisiche si passerà dalle attuali cinque aliquote IRPEF a tre. Entro la fine della legislatura si dovrà arrivare a due aliquote: confermato quindi che la “flat tax” non sarà una flat tax (ovvero ad aliquota singola).
In particolare a fine legislatura ci sarà un’aliquota del 23% per i redditi fino a 75mila euro e del 33% per i redditi che superano tale soglia. L’introduzione, ribadisce il governo, sarà graduale per minimizzare l’impatto sui conti pubblici.
Il governo sembra avere intenzione anche di ampliare la platea delle partite IVA in regime dei minimi per farvi rientrare più artigiani, piccoli imprenditori e professionisti.
Flat Tax: le coperture
La stessa bozza del PNR elenca in maniera non puntuale quali dovrebbero essere le coperture della “flat tax”. In primo luogo viene invocato il solito taglio alle spese. Il governo pensa di mantenere ferma la spesa primaria netta nominale nel 2019, ovvero di ridurla in termini reali. Non è chiaro dove avverranno questi tagli
L’altra copertura avverrebbe da un aumento delle aliquote IVA. Anche qui il non ci sono indicazioni precise, ma è interessante notare che la bozza non parla della sterilizzazione delle clausole di salvaguardia. Appare quindi possibile che l’aumento dell’IVA per finanziare la flat tax possa arrivare nel 2019, anche se in maniera ridotta rispetto al previsto.
Probabilmente molto dipenderà dagli effetti che avrà la manovra sulla crescita il prossimo anno. Avremo più dettagli nelle prossime settimane.
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