Invalidità civile Inps e Legge 104, dove parcheggiare l’auto

Pubblicato il 7 Novembre 2018 alle 06:33 Autore: Giuseppe Spadaro
Invalidità civile Inps e Legge 104, dove parcheggiare l'auto

Invalidità civile Inps e Legge 104, dove parcheggiare l’auto

Parcheggio legge 104, quali stalli sono riservati


Quando e a chi è consentito lasciare l’auto nel parcheggio per disabili? Vedremo nel dettaglio quali sono le condizioni e chi può usufruire di tale diritto. Il contrassegno disabili dà in effetti la possibilità di agevolazioni che lo Stato riserva in concomitanza con l’invalidità civile. Quest’ultima però non è l’unica condizione. Intanto specifichiamo che per invalido civile si intende chi è affetto da una patologia invalidante. Ovvero chi ha difficoltà a svolgere le funzioni tipiche della vita quotidiana o di relazione a causa di una menomazione o di un deficit fisico, psichico o intellettivo, della vista o dell’udito.

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Invalidità civile, durata del contrassegno per parcheggiare l’auto

La legge definisce invalido civile chiunque sia affetto da patologie tali da compromettergli la normale capacità lavorativa se la persona è in età da lavoro. All’invalido civile può essere riconosciuto il diritto al contrassegno per invalidi. Grazie al contrassegno è possibile parcheggiare l’autovettura in posti riservati. Si può chiedere il diritto al contrassegno per se’ o per familiari.

Secondo la normativa chi ha ridotte capacità motorie può chiedere al Comune il rilascio di uno speciale contrassegno che gli consenta di sostare con il proprio veicolo in posti adibiti alle persone invalide. Alla richiesta va allegata la documentazione medica della ASL di appartenenza che attesti la capacità di deambulazione impedita o limitata o la cecità totale. A seguito della richiesta, in caso di accoglimento, viene concessa l’autorizzazione a tempo determinato. La durata è di 5 anni, rinnovabili allo scadere.

Il contrassegno disabili è strettamente personale, non cedibile e non è vincolato ad uno specifico veicolo. Fondamentale che lo stesso venga utilizzato solo se l’intestatario del contrassegno è a bordo, alla guida o accompagnato da terzi. Il contrassegno deve essere sempre esposto in originale, in modo ben visibile, all’interno dei veicolo.

Invalidità civile, i casi specifici che danno diritto al contrassegno 

La normativa circoscrive con esattezza i casi di invalidità in cui è prevista l’assegnazione del contrassegno. Perché, occorre ricordarlo, non è presupposto sufficiente l’invalidità al 100% o l’indennità di accompagnamento. Il contrassegno per parcheggiare l’auto spetta a chi capacità di deambulazione ridotta, ai non vedenti, alle persone con temporanea riduzione della capacità di deambulazione a causa di infortunio o per altre cause patologiche (può avere durata inferiore ai 5 anni). Infine a chi ha una totale assenza di ogni autonomia funzionale e con necessità di assistenza continua, per recarsi in luoghi di cura.

Invalidità civile, dove si può lasciare l’auto con contrassegno

Il contrassegno dà diritto di parcheggiare l’auto nelle aree con gli stalli delimitati dalle strisce di colore giallo. Ma non solo. Perché lo stesso contrassegno dà diritto a circolare nelle zone a traffico limitato e nelle aree pedonali urbane, quando è autorizzato l’accesso anche a una sola categoria di veicoli adibiti a servizi di trasporto e pubblica utilità. In più è possibile circolare nelle zone a traffico controllato. E ancora nelle vie e corsie preferenziali riservate ai mezzi di trasporto pubblico e ai taxi. Circolare in caso di blocco, sospensione o limitazione della circolazione per motivi di sicurezza pubblica, di pubblico interesse e per esigenze di carattere militare oppure quando siano previsti obblighi e divieti, temporanei o permanenti, anti-inquinamento, come le domeniche ecologiche o la circolazione per targhe alterne.

Non è tutto. Perché chi ha il contrassegno può anche parcheggiare nelle aree di parcheggio a tempo determinato, senza limitazioni di orario e senza esposizione del disco orario. Sostare nei parcheggi a pagamento (strisce blu) gratuitamente, quando gli spazi riservati risultino già occupati, se espressamente stabilito dal Comune.

Parcheggiare nelle zone a traffico limitato, nelle zone a sosta limitata o nelle aree pedonali urbane, senza limiti di orario, quando è autorizzato l’accesso anche a una sola categoria di veicoli adibiti a servizi di trasporto e pubblica utilità; e parcheggiare nelle zone a traffico controllato o in caso di blocco, sospensione o limitazione della circolazione per motivi di sicurezza pubblica, di pubblico interesse e per esigenze di carattere militare oppure quando siano previsti obblighi e divieti, temporanei o permanenti, anti-inquinamento, come le domeniche ecologiche o la circolazione per targhe alterne; sostare nelle zone di divieto o limitazione di sosta, purché il parcheggio non costituisca intralcio alla circolazione.

Invalidità civile, dove si non si può parcheggiare

Mentre vi sono casi dove anche chi è munito del contrassegno non può comunque parcheggiare. Quali sono? In presenza del divieto di sosta con rimozione forzata. Dove vige il divieto di fermata. In corrispondenza di passo carrabile, attraversamenti pedonali e ciclabili, ponti, dossi, cavalcavia, strettoie, passaggi a livello, gallerie, segnaletica verticale occultandone la vista, aree di fermata bus, corsie di scorrimento dei mezzi di trasporto pubblico.

E ancora in corrispondenza o in prossimità delle intersezioni o in seconda fila. Nelle aree riservate ai mezzi di soccorso e di polizia. Negli spazi per i mezzi pubblici o nelle aree riservate al carico-scarico delle merci, negli spazi di parcheggio personalizzati, cioè riservati a un singolo titolare di concessione con apposita segnaletica che riporta il numero dell’autorizzazione. Nelle zone a traffico limitato (Ztl), quando non è autorizzato l’accesso anche a una sola categoria di veicoli adibiti a servizi di trasporto e pubblica utilità. Nelle aree pedonali urbane, quando non è autorizzato l’accesso anche ad una sola categoria di veicoli adibiti a servizi di trasporto e pubblica utilità.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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