Mondiali ciclismo Innsbruck 2018: Valverde spezza la maledizione. Vittoria storica
La sua rincorsa iridata era iniziata nel 2003, a 23 anni, quando arrivò 2° alla prova iridata in linea ad Hamilton alle spalle del connazionale Astarloa.
Oggi il cerchio si è chiuso.
Alejandro Valverde, dopo due medaglie d’argento e quattro di bronzo ai mondiali, trova finalmente il primo oro iridato alla veneranda età di 38 anni.
Suo il durissimo il percorso di Innsbruck, con lo strappo finale con pendenze del 28% che ha deciso la corsa.
Diventa così il secondo più vecchio campione del mondo dopo l’olandese Zoetemelk.
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Mondiali ciclismo Innsbruck 2018: la ciliegina sulla torta della carriera di Valverde
Questa per il murciano è l’incoronazione di una carriera leggendaria.
122 successi da professionista, 4 Liegi-Bastogne-Liegi, 5 Freccia Vallone, 1 Vuelta di Spagna.
Ha conquistato anche un 3° posto sia al Giro d’Italia che al Tour de France, oltre ad aver vinto per 4 volte la classifica World Tour.
Un corridore capace di andare forte dall’inverno fino all’autunno (il primo successo quest’anno lo ha trovato il 1° febbraio).
Spesso nelle occasioni importanti è stato accusato di essere attendista e di lasciarsi sfuggire successi che con un po’ di coraggio sarebbero stati suoi.
Oggi non ha sbagliato nulla, controllando gli avversari e poi regolandoli in una volata di 600 metri sempre condotta davanti.
Mondiali ciclismo Innsbruck 2018: l’emozione dell’Embatido Valverde
Tante lacrime e tanta commozione sul traguardo per Don Alejandro, che ringrazia la squadra e tutti i suoi cari.
Tutti in gruppo avrebbero voluto vedere trionfare lui se non avesse vinto un loro compagno di squadra, a testimonianza della grande passione e impegno che ci mette in questo sport.
A premiarlo il campione uscente Peter Sagan, ritiratosi prematuramente per la durezza del percorso, che ci ha tenuto a conferirgli di persona la medaglia d’oro per il grande rispetto che prova verso di lui.
Mondiali ciclismo Innsbruck2018, il podio: dietro a Valverde sorprese Bardet e Woods
A completare il podio della prova in linea mondiale maschile le sorprese Romain Bardet e Michael Woods.
Medaglia di legno per uno stoico Tom Dumoulin, che ha effettuato una grande rimonta.
5° il nostro Gianni Moscon,che proprio sul più bello è crollato, concludendo però una buonissima prova.
Delude Nibali, a cui però non si poteva chiedere di più dopo la caduta del Tour.
L’Embatido Valverde correrà anche il prossimo anno, quando di primavere ne avrà 39, alla caccia di nuovi record e di nuovi successi.
Perchè, come ha affermato il presidente della Federazione Ciclistica Spagnola:
“Valverde è un patrimonio del ciclismo e noi siamo ansiosi di poterlo ammirare ancora“.
Magari al Giro, sulle nostre strade, dove, di certo, correrebbe per vincere.