Di Battista-ISIS, Giannuli difende Di Battista sul blog di Grillo
Continuano le polemiche sul post a firma Alessandro Di Battista apparso sul blog di Beppe Grillo, dove il giovane parlamentare pentastellato ha affrontato il tema Iraq con parole dure su un tema delicato come il terrorismo.
Parole forti, che hanno scatenato un putiferio, anche tra gli stessi grillini, con alcuni che hanno preso le distanze. Arriva in difesa da Di Battista la risposta dal blog di Grillo, con un lungo post firmato da Aldo Giannuli.
Giannuli commento “è stato coperto di insulti per il suo post a proposito dell’ISIS” e spiega che Di Battista non ha mai giustificato il terrorismo, ma ha detto di comprenderlo. “Quel ‘capire’ non sta per ‘approvare’ (e lui dice chiaramente di non condividere questa scelta), ma è un modo per dire che certe reazioni sono il risultato di una logica di guerra come quella condotta dagli Usa” scrive Giannuli nel post. In seguito alla giustificazione delle parole di Di Battista, Giannuli riprende l’analisi dell’onorevole pentastellato, strutturandola in 4 fasi.
In una prima fase nel post di Di Battista dice che la genesi del problema mediorientale sta nella spartizione di quella parte dell’impero ottomano nel post-guerra. Giannuli sottolinea la veridicità storica di questa affermazione, dicendo che “l’Iraq fu un’invenzione di Churchill”, facendo risalire a questo errore primordiale nella spartizione del medioriente anche “gli errori delle leadership dei paesi arabi”. Nella seconda fase il parlamentare grillino attacca gli USA per aver fallito nella strategia anti-terroristica, tesi sposata da Giannuli che ritiene colpa degli americani il rafforzamento di Al-Qaeda che sta per prendere il controllo totale in Iraq. Un terzo punto preso in considerazione da Di Battista è la possibilità di fare una conferenza di pace dell’area, proposta appoggiata da Giannuli che scrive che una conferenza è un passaggio obbligato “perché le varie crisi dell’area sono tutte maledettamente collegate fra loro, per cui la soluzione di ogni conflitto presuppone quella dell’altro”.
Su un ultimo punto, però, Giannuli si dice scettico rispetto a Di Battista. Alla fine, infatti, il deputato grillino afferma di credere necessario un dialogo con l’ISIS per mettere fine al conflitto. Giannuli si dice perplesso su questa proposta, “non perché io escluda in via di principio dei negoziati politici con ‘i terroristi’: al contrario, credendo nel realismo politico, sono convinto che in molte situazioni la strada per uscire dal conflitto sia proprio questa”. Giannuli, piuttosto, si dice perplesso sulle reali possibilità di avviare un dialogo con l’ISIS, più che per via di principio per una questione di logica politica. “Non sono affatto convinto che l’ISIS sia minimamente interessato ad accettare una qualsiasi forma di dialogo” scrive Giannuli. Secondo il giornalista, infatti, unico obbiettivo dell’ISIS è la formazione di una “grande potenza” islamica, ideologia rafforzata da una radicalizzazione del conflitto con l’occidente.
Giannuli termina il post attaccando la classe politica italiana, che si è mostrata, a detta dello stesso Giannuli, più interessata al “solito linciaggio del grillino” piuttosto che “entrare nel merito delle questioni”.
Francesco Di Matteo